Roma, 1 mar – Accordo preliminare tra la Cassa depositi e prestiti (Cdp) e la Snam per “promuovere iniziative di efficienza energetica e sostenibilità in Italia, in particolare sul patrimonio immobiliare della pubblica amministrazione”. In base all’intesa, le due società “promuoveranno congiuntamente verso la Pa progetti indirizzati ad accelerare il processo di efficientamento energetico del patrimonio immobiliare pubblico”.
Nella collaborazione per lo sviluppo delle iniziative, “Snam apporterà competenze industriali, tecniche e commerciali, mentre Cdp metterà a disposizione le competenze economico-finanziarie e di gestione dei rapporti con le pubbliche amministrazioni e le istituzioni competenti”.
“L’accordo – ha detto l’amministratore delegato della Cassa, Fabrizio Palermo – rappresenta un passo importante nello sviluppo di una nuova operatività di Cdp a sostegno della transizione energetica e dell’economia circolare. Stiamo predisponendo nuove iniziative per l’efficienza energetica della Pa, che orientano la nostra attività a favore del raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile delineati con il nuovo piano industriale”. L’intesa “si inserisce nel percorso già avviato, improntato alla stretta collaborazione con le società partecipate in una logica industriale di lungo periodo”.
“L’efficienza energetica interna ed esterna all’azienda – ha sottolineato l’ad di Snam, Marco Alverà – è uno dei capisaldi del nostro nuovo progetto Snamtec per la sostenibilità, la transizione energetica e l’innovazione con 850 milioni di euro di investimenti entro il 2022. Abbiamo già avviato attività di formazione con vari workshop e stiamo sviluppando nuovi progetti per circa 200 condomini in tutta Italia. Per Snam è un’opportunità per affacciarsi in un nuovo mercato”.
“Sul versante interno – ha aggiunto Alverà – l’efficienza energetica ci consentirà di ridurre le emissioni di metano del 25% al 2025. Con questo accordo, facendo leva sulle nostre competenze e su quelle di Cdp, vorremmo ampliare ulteriormente la nostra presenza nel settore e contribuire alla riduzione dei consumi e dei costi energetici nonché delle emissioni degli immobili italiani, in particolare della pubblica amministrazione”.