Roma, 1 mar – La Repubblica di San Marino ha varato il nuovo Decreto Delegato Blockchain, volto a garantire maggiore trasparenza, chiarezza e semplicità sulle norme per le applicazioni della Tecnologia del Registro Distribuito (Distributed Ledger Technology), con l’obiettivo di rilanciare l’economia del Paese all’insegna dell’innovazione e qualificarne e valorizzarne sempre più il profilo di hub tecnologico a livello mondiale.

Il Decreto Delegato Blockchain, oltre a riconoscere la tecnologia blockchain con una definizione chiara e semplice, disciplina l’emissione di due categorie di strumenti digitali (token) quali paradigma di nuovi modelli economici: i token di utilizzo (che consentono l’accesso futuro ai prodotti e servizi offerti da un’azienda e, pertanto, non costituiscono un investimento nè soggiacciono alle regole proprie delle attività di investimento) e i token di investimento (security token, strumenti digitali il cui valore deriva da un asset sottostante – azioni, strumenti finanziari partecipativi e titoli di debito dell’emittente – che puo’ essere scambiato).

In questa prima fase la nuova disposizione non disciplina le cosiddette “criptovalute” (token di pagamento o payment token), che a oggi rappresentano una fetta residuale del mercato di riferimento e che non possono prescindere dalle regole del mercato monetario e dei servizi di pagamento.

La normativa di San Marino costituisce una via di mezzo tra queste due opzioni: da un lato è stato scelto il Decreto Delegato come strumento fondamentale per consentire un pronto adeguamento di pari passo con gli avanzamenti della tecnologia (e questo costituisce uno dei maggiori punti di forza della Repubblica di San Marino rispetto agli altri Paesi) e dall’altro sono state individuate diverse funzioni regolamentari in capo a San Marino Innovation, per poter realizzare il “modello sandbox”, la cui caratteristica fondamentale è di avere un perimetro ben delineato e solido e quindi una cornice giuridica definita, da confini certi, ben individuati e non alterabili, al cui interno, rappresentato dalle norme di settore, gli operatori possono muoversi in maniera fluida, ma non in assenza totale di regole nei loro movimenti.

All’interno del framework legislativo vi è l’Istituto per l’Innovazione che, con i suoi poteri regolamentari, condiziona, indirizza e corregge, dove necessario, le dinamiche degli operatori che si trovano all’interno e che sarà quindi fondamentale per il successo di questo modello regolamentare, garantendo un costante dialogo con il mercato per determinare la crescita esponenziale del settore innovazione a San Marino.

Per le offerte non al pubblico di token di investimento sarà necessario presentare un whitepaper arricchito, senza necessità di presentare il prospetto informativo.

San Marino Innovation avrà quindi il potere di condizionare l’offerta grazie a una serie di misure rafforzate a tutela dell’utente e del mercato. L’Istituto potrà richiedere un’integrazione delle informazioni fornite dall’Ente Blockchain, al fine di preservare la trasparenza e la credibilità del sistema, così come proibire o sospendere l’offerta/pubblicità in caso di violazione delle disposizioni di legge.

Una peculiarità della proposta sammarinese rispetto a tutte le altre esistenti è poi l’utilizzo dell’istituto del trust come veicolo per la gestione dell’attività di emissione dei token.

Gli Enti Blockchain, in aggiunta o in alternativa alla scelta di costituire una società di diritto sammarinese, potranno optare per l’istituzione di un apposito trust che avrà la funzione di gestire l’emissione di token e i rapporti con gli investitori ponendosi, tuttavia, come unico interlocutore nei confronti del soggetto emittente.

Il trust consente una gestione patrimoniale puntuale, un elemento di garanzia rispetto alle esigenze di trasparenza che queste attivita’ richiedono. Quello sammarinese è un modello di trust particolarmente apprezzato nel mondo, perché le leggi che lo regolano sono di semplice applicazione e avvicinano la Repubblica di San Marino alla cultura giuridica anglosassone, molto comprensibile anche dal punto di vista del linguaggio.