Roma, 4 mar – La Coldiretti lancia l’allarme sul livello di riserve idriche legato alle scarse piogge nel Nord Italia. “Sul Po sembra piena estate ma anomalie si vedono anche nei grandi laghi che hanno percentuali di riempimento che vanno dal 33% del Maggiore al 15% dell’Iseo fino al 9% del lago di Como”. Dal monitoraggio della Coldiretti si evidenzia, ad esempio, che il livello idrometrico del fiume Po al Ponte della Becca è di -2,75 metri, lo stesso di inizio agosto scorso.

“Sono gli effetti – sottolinea la Coldiretti – del grande caldo e dell’assenza di precipitazioni dopo un mese di febbraio che si classifica tra i più bollenti e siccitosi su gran parte d’Italia”.

“La mancanza di acqua in fiumi, laghi, invasi e nei terreni preoccupa l’agricoltura poiché le riserve idriche – precisa la Coldiretti – sono necessarie per i prossimi mesi quando le colture ne avranno bisogno per crescere. L’andamento anomalo di quest’anno conferma purtroppo i cambiamenti climatici in atto che si manifestano con la più elevata frequenza di eventi estremi con sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal maltempo alla siccità”.

“Con il caldo mandorli e albicocchi sono in fiore e
i peschi già pronti a sbocciare ma – rileva la Coldiretti – tutte
le coltivazioni sono in grande anticipo per un mese di febbraio
che ha mandato la natura in tilt. La “finta primavera” ha
ingannato le coltivazioni favorendo un “risveglio” che le rende
particolarmente vulnerabili all’annunciato ritorno del freddo con
danni incalcolabili per la produzione. Gli effetti peraltro si
fanno già sentire sui ortaggi dove è saltata ogni programmazione
dei raccolti con broccoli, cavoli, sedano, prezzemolo, finocchi,
cicorie, bietole che maturano contemporaneamente per le
temperature primaverili”.

“L’anomalia climatica favorisce peraltro – conclude la
Coldiretti – anche il divampare degli incendi fuori stagione con
un aumento del 1200% dei roghi nei primi due mesi del 2019
rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente secondo
un’elaborazione di Coldiretti su dati Effis”.