Roma, 4 mar – di Giorgio Rossi
Prende il via il Fondo nazionale innovazione, nato su iniziativa del ministro Luigi Di Maio, con una dotazione finanziaria di partenza, prevista nella legge di bilancio 2019, di circa 1 miliardo di euro. Verrà gestito dalla Cassa Depositi e Prestiti attraverso una cabina di regia che ha l’obiettivo di riunire e moltiplicare risorse pubbliche e private dedicate al tema strategico dell’innovazione.
La centralità dell’innovazione tecnologica e dell’adeguato supporto a tutta la filiera delle imprese innovative, sottolinea il ministero dello Sviluppo economico in una nota, “è essenziale per garantire al Paese la possibilità di crescere, competere, generare nuove opportunità di lavoro qualificato, creare e distribuire nuova ricchezza in maniera uniforme su tutto il territorio nazionale. Senza questi elementi nessun Paese può crescere in modo stabile, sostenibile e duraturo”. In un settore, come quello dell’innovazione oggi dominato da operatori stranieri, usualmente extraeuropei, largamente supportati da mercati ed investitori, da grandi soggetti pubblici e privati.
Lo strumento operativo di intervento del Fondo nazionale è il
Venture Capital, ovvero investimenti diretti e indiretti in
minoranze qualificate nel capitale di imprese innovative con
Fondi generalisti, verticali o Fondi di Fondi, a supporto di
startup, scaleup e Pmi innovative. Per difendere l’interesse
nazionale contrastando la costante cessione e dispersione di
talenti, proprietà intellettuale e altri asset strategici che
nella migliore delle ipotesi vengono ‘svendute’ all’estero con
una perdita secca per il sistema Paese.
Il Fondo Nazionale Innovazione è un soggetto (Sgr) multifondo che opera esclusivamente attraverso metodologie di cd Venture Capital. Si tratta dello strumento finanziario elettivo per investimenti diretti o indiretti allo scopo di acquisire minoranze qualificate del capitale di startup, scaleup e Pmi innovative. Gli investimenti sono effettuati dai singoli Fondi del Fni in modo selettivo, in conformità con le migliori pratiche del settore, in funzione della capacità di generare impatto e valore sia per l’investimento sia per l’economia nazionale. La selettività, flessibilità e rapidità degli investimenti sono gli elementi che consentono al VC la natura di strumento chiave di mercato per lo sviluppo dell’innovazione. Oltre che il modo migliore per allineare gli interessi di investitori e imprenditori verso il comune obiettivo della crescita economica.