Roma, 13 mar – È stato approvato il Piano Triennale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione 2019- 2021. Nuove azioni per accelerare la transizione al digitale di amministrazioni e territori e far diventare cittadini e imprese protagonisti dell’innovazione. Il nuovo piano contiene importanti elementi per strutturare la governance: sostiene il percorso inclusivo di crescita digitale delle PA centrali e locali puntando sulla figura del Responsabile per la transizione al digitale, rafforza gli interventi a supporto delle amministrazioni locali per colmare il divario tra i diversi territori del Paese.
Continua il consolidamento di attività già avviate come la razionalizzazione dei data center pubblici e l’adozione del Cloud nelle amministrazioni italiane quale tecnologia prioritaria per consentire risparmi di costi e maggiore sicurezza. Stabilisce l’evoluzione e la più capillare diffusione dei servizi digitali, tra cui carta d’identità elettronica, SPID e pagoPA. Punta al rafforzamento delle competenze manageriali e digitali all’interno delle pubbliche amministrazioni con iniziative concrete di sensibilizzazione e formazione.
Inoltre il Piano delinea azioni totalmente dedicate al mondo delle imprese, per favorire l’investimento in innovazione del tessuto economico e produttivo. Tra le nuove misure previste, anche azioni per l’innovazione dei servizi pubblici declinando il paradigma dell’open innovation, iniziative volte a integrare le azioni per semplificare il trasporto delle merci e per ridurre i costi della catena logistica con una visione che concilia le esigenze di mobilità di persone e merci e le strategie per l’adozione – a livello nazionale – delle tecnologie emergenti, come la Blockchain e l’Intelligenza artificiale.
“Con il nuovo Piano Triennale si sono messe le basi per permettere alla PA di cominciare a correre” ha commentato il ministro Giulia Bongiorno, “la transizione al digitale è un percorso appena avviato che richiede forte coesione tra soggetti istituzionali e mondo delle imprese, per superare difficoltà e ostacoli di carattere strutturale e culturale”. Forte, in questa nuova versione del piano, è il richiamo all’impegno e al ruolo che i Responsabili della Transizione Digitale sono chiamati a svolgere nelle loro amministrazioni.
“Ho sempre pensato che la digitalizzazione debba essere ragionevole, inclusiva e credibile – continua il Ministro della PA – tocca ora a tutti noi, con il supporto fondamentale dei RTD, trasformare la strategia in azioni concrete. Io sarò al loro fianco per supportare tutte le azioni e tutte le iniziative, anche formative, necessarie per sostenere i gli sforzi”.