Roma, 15 mar – I pagamenti presso i punti vendita attraverso il cellulare (Mobile Proximity Payment) crescono in maniera esponenziale (+650%) e raggiungono i 530 milioni di euro transati nel 2018, con oltre 15,6 milioni di transazioni effettuate. Raddoppiano, inoltre, sia il numero di persone che l’hanno utilizzato (1 milione in totale a fine 2018) sia la spesa annuale media, che supera i 500 euro per persona. E’ la fotografia scattata dalla nuova edizione dell’Osservatorio Mobile Payment&Commerce della School of Management del Politecnico di Milano.

La sensazione è che questo 2018 sia stato un anno di transizione verso numeri sempre più interessanti per il Mobile Proximity Payment. Se verranno rispettate le attese, nel 2021 il valore potrebbe arrivare tra i 5 e i 10 miliardi di euro.

Il valore degli acquisti online di beni e servizi tramite sito mobile o app (Mobile Remote Commerce) è cresciuto del 40% per un totale di 8,4 miliardi di euro: un valore pari al 31% del totale e-commerce, in crescita rispetto al 25% del 2017. Le punte di penetrazione del Mobile si registrano nella vendita di prodotti (tra il 32% del Food&Grocery e il 45% dell’Abbigliamento), mentre è minore nella vendita di servizi (tra il 9% delle Assicurazioni e il 18% del Turismo e trasporti).

Con queste premesse, si stima che nei prossimi tre anni il Mobile Remote Commerce potrà raggiungere un valore tra i 17 e i 20 miliardi di euro, con una penetrazione che sfiorerà il 50% del totale e-commerce.

Il mercato del Mobile Remote Payment (pagamenti di ricariche telefoniche, bollette, bollettini, parcheggi, biglietti del trasporto, noleggi auto, taxi, etc. attraverso il cellulare) raggiunge i 900 milioni di euro di transato con una crescita del 10%, confermando il rallentamento nell’incremento già mostrato nel 2017. È un mercato che si dimostra maturo, ma che potrà comunque aumentare nei prossimi anni sia nell’utilizzo da parte degli utenti sia nel numero di comuni in cui i servizi saranno attivi e fruibili.

Tra le sue componenti, i pagamenti delle ricariche telefoniche e dei bollettini rimangono pressoché stabili, con un valore totale di circa, rispettivamente, 570 e 130 milioni di euro. Continuano a crescere, invece, i mercati legati alla mobilità (+53%): il pagamento di parcheggi, di biglietti dei mezzi pubblici, di taxi, di servizi di car sharing e bike sharing. In totale valgono oltre 180 milioni di euro e sono presenti in oltre 460 comuni (il 5,8% del totale, era il 4,6% nel 2017), abitati dal 39% circa della popolazione italiana (era il 37% nel 2017).

La componente che pesa maggiormente rimane quella del car & bike sharing con oltre 90 milioni di euro transati e una crescita del 49%, nonostante il bike sharing faccia registrare una contrazione in termini di numero di città servite (-30%) a causa della dismissione in diverse piccole città del servizio a postazione fissa.

Raddoppiano, invece, i pagamenti delle corse del taxi da App con un valore di 40 milioni di euro, anche grazie a convenzioni aziendali che permettono ai dipendenti il rimborso delle spese. Il pagamento del parcheggio via App, che permette agli automobilisti di pagare solo i minuti effettivi di sosta senza passare da un parchimetro, si dimostra il servizio più capillare con oltre 360 comuni serviti e un transato che supera i 35 milioni di euro. Cresce dell’11%, infine, il pagamento dei mezzi di trasporto pubblici da App o con SMS, raggiungendo un valore di quasi 15 milioni di euro.

Tenendo conto dello sviluppo che questa componente potrà avere nei prossimi anni, si stima che nei prossimi tre anni il Mobile Remote Payment varrà tra 1,2 e 1,6 miliardi di euro.

I Mobile Pos (terminali collegati allo smartphone dell’esercente) sono riusciti a ritagliarsi negli ultimi anni una fetta di mercato italiano piccola ma molto importante, perché composta prevalentemente da esercenti non ancora dotati di terminali per l’accettazione di pagamenti con carta. La crescita del 38% del valore del transato rispetto al 2017 (per un totale di quasi 1,5 miliardi di euro) dimostra come le politiche di pricing legate a questi strumenti – solitamente basati su bassi costi fissi di attivazione e di canone e su costi variabili per transazione più elevati – risultino molto attraenti per quella parte di commercianti che intendono dotarsi di un secondo terminale e per coloro che processano solo poche transazioni nel corso del loro lavoro. Il numero di transazioni (100 transazioni annue per Pos) e il valore di transato per Pos (9.000 euro annui per Pos) risultano, infatti, di un paio di ordini di grandezza minori rispetto ai Pos tradizionali. Si stima che nel 2021 i pagamenti su Mobile Pos varranno tra 1,8 e 2,2 miliardi di euro.