Roma, 18 mar – A livello nazionale, nel 2018, la rata media rimborsata mensilmente dagli italiani è stata pari a 350 euro pro-capite (-1,3% rispetto all’anno precedente) mentre l’indebitamento residuo – inteso come somma degli importi ancora da rimborsare per estinguere i contratti in essere – ammonta a 33.564 euro (-0,8% rispetto al 2017), in virtù di un peso ancora rilevante dei mutui ipotecari, che continuano ad avere
un’incidenza significativa nel portafoglio delle famiglie. E’ quanto emerge da uno studio del Crif che fotografa i principali indicatori relativi all’utilizzo del credito rateale da parte dei consumatori.
Al contempo, nell’ultimo anno si è registrato un allargamento della platea dei cittadini che hanno richiesto un mutuo o un prestito, che arriva al 38,1% della popolazione attiva in virtù di una crescita del +4,9% rispetto all’anno precedente, a fronte di una elevata sostenibilità finanziaria complessiva confermata dalla costante contrazione degli indicatori di rischiosità del credito alle famiglie.
Entrando nel dettaglio a livello regionale, dallo studio emerge che nel Lazio, per quanto riguarda la distribuzione delle diverse tipologie di contratti di credito, l’incidenza dei prestiti finalizzati all’acquisto di beni e servizi all’interno del portafoglio delle famiglie è sensibilmente più alta rispetto alla media nazionale, con un peso pari al 47,4% sul totale, dato che colloca la regione al sesto posto assoluto della graduatoria nazionale. I prestiti personali, invece, rappresentano il 34,0% del totale dei contratti di credito attivi, poco al di sopra della media nazionale, mentre i mutui spiegano il restante 18,7%.
A livello provinciale, Roma guida la classifica regionale per quanto riguarda i mutui, con una quota del 24,1%, Latina si distingue per l’incidenza dei prestiti finalizzati, con il 51%, mentre Rieti vanta il primato relativamente ai prestiti personali, con il 37,8% sul totale dei contratti di credito attivi.
Dallo studio emerge anche che le regioni in cui i cittadini nel corso del 2018 hanno sostenuto la rata mensile più elevata sono state il Trentino-Alto Adige, con 436 euro, il Veneto con 396 euro, e la Lombardia, con 394 euro. Il Lazio si colloca al 12esimo posto assoluto, con una rata mensile pari a 326 euro, al di sotto della media nazionale. Per interpretare questa dinamica va considerata l’elevata incidenza dei prestiti finalizzati, che tipicamente hanno un importo da rimborsare più basso rispetto alle altre forme tecniche considerate, ma potrebbero incidere anche altri fattori quali il valore degli immobili acquistati con un finanziamento o la lunghezza dei piani di rimborso (tanto più sono ridotti quanto più alto è l’importo della rata mensile). Va comunque segnalato come nell’anno 2018 la rata media rimborsata ogni mese risulti in calo rispetto all’anno precedente.
Entrando nel dettaglio provinciale spicca Roma che, con una rata media mensile pari a 388 euro, si posiziona al 21esimo posto assoluto nella graduatoria nazionale. Seguono Latina, con 318 euro, e Viterbo, con 314 euro.
Analogamente a quanto evidenziato a proposito della rata media mensile, relativamente all’indebitamento residuo per estinguere i finanziamenti attivi troviamo il Trentino-Alto Adige al primo posto del ranking nazionale, con 43.004 euro pro capite, mentre il Lazio, con 32.218 euro, si colloca al decimo posto (con una flessione del -1,7% rispetto all’anno precedente).
La provincia laziale con l’esposizione residua più elevata risulta essere Roma, con 47.408 euro, che la colloca al terzo posto assoluto nel ranking nazionale capeggiato da Milano con 52.560 euro. Al contrario, quella che risulta meno esposta in regione è Rieti, con un indebitamento residuo di 28.390 euro.