New York, 18 mar – “Voglio che i posti di lavoro restino negli Stati Uniti e voglio che Lordstown (Ohio), in una delle migliori economie della nostra storia, resti aperta o sia venduta a una società che la riapra velocemente!”. Così il presidente statunitense, Donald Trump, è tornato ad attaccare General Motors su Twitter, dopo i messaggi di ieri.
“General Motors e il sindacato Uaw cominceranno i negoziati a settembre/ottobre. Perché aspettare, cominciateli ora!” ha aggiunto. “Le compagnie automobilistiche stanno tutte tornando negli Stati Uniti e così anche tutti gli altri. Ora abbiamo la migliore economia al mondo, invidiata da tutti. Chiudete una fabbrica in Cina o in Messico, dove avete investito pesantemente prima di Trump, ma non negli Stati Uniti. Riportate a casa i posti di lavoro!”.
Nel fine settimana, il presidente statunitense Donald Trump è entrato in polemica con General Motors per la chiusura della fabbrica di Lordstown, in Ohio. Trump ha scritto su Twitter di aver chiesto all’amministratrice delegata, Mary Barra, di “venderla o fare qualcosa velocemente. Lei ha dato la colpa al sindacato Uaw, ma non m’interessa, voglio solo che resti aperta!”.
A novembre, General Motors ha annunciato oltre 14.000 esuberi e la chiusura di cinque impianti (di cui quattro in Usa e uno in Canada), per poi decidere a dicembre il salvataggio di 2.700 dei 3.300 posti nelle fabbriche destinati a essere eliminati, che saranno trasferiti in altre fabbriche americane del gruppo a partire dall’anno prossimo.