Roma, 19 mar – Avviare il dibattito, a livello nazionale, sul tema delle offerte iniziali e degli scambi di cripto-attività in connessione con la recente diffusione di operazioni cosiddette di initial coin offerings (ICOs) e, quindi, di crypto-asset nei quali investono i risparmiatori italiani. Questa la proposta lanciata dalla Consob, con un documento pubblicato in attesa della definizione in ambito europeo di orientamento condiviso in materia.
Con un comunicato, Consob si dice sensibile al tema in quanto autorità deputata alla tutela degli investitori, conformemente alle attribuzioni e ai poteri che le sono conferiti dalla legge. Le ICOs, Initial Coin Offerings (Offerta di Denaro Iniziale) rappresentano una particolare modalità di finanziamento di progetti imprenditoriali di vario genere che si realizzano mediante l’emissione e la successiva offerta al pubblico di token (crypto-assets) generati avvalendosi delle tecnicalità fornite dalla Distributed Ledger Technology (DLT).
I token qualificabili come strumenti finanziari sono allo stato assoggettati alla disciplina europea dei mercati finanziari e l’Esma a livello UE sta svolgendo approfondimenti relativamente alle problematiche di applicazione della disciplina. La Consob ha ritenuto opportuno approfondire il fenomeno dei token, che non integrano la definizione di strumento finanziario e che possono eventualmente configurare un prodotto finanziario, ciò anche in considerazione del crescente interesse da parte dell’industria per tali iniziative che possono rivolgersi anche al pubblico retail.
Il documento fornisce quindi una sintetica rappresentazione del fenomeno di diffusione delle ICOs e dei connessi aspetti di interesse per la Consob, delinea un primo esercizio di definizione degli elementi costitutivi del fenomeno in esame nonché un approccio regolatorio rispetto alle offerte di cripto-attività di nuova emissione e con riguardo alla fase della successiva negoziazione delle cripto-attività oggetto di preventiva emissione e diffusione al pubblico.
Il documento si rivolge alle seguenti categorie di soggetti potenzialmente interessati: risparmiatori, soggetti che emettono crypto-asset (cripto-attività), soggetti che intendono promuovere offerte di cripto-attività che hanno come target market i risparmiatori italiani o che hanno comunque lo scopo di promuovere prodotti/servizi collegati alle cripto-attività, soggetti che negoziano cripto-attività, soggetti che custodiscono cripto-attività, intermediari finanziari professionali, gestori di sedi di negoziazione, gestori di portali di crowdfunding, associazioni di categoria del settore finanziario, autorità, consumatori e associazioni di categoria degli stessi, studi professionali, esponenti del mondo accademico.
Per ciascun aspetto dell’approccio regolamentare proposto, la Consob ha formulato delle specifiche domande al fine di avviare una discussione e ricevere le opinioni dei diversi partecipanti al mercato. Si rende noto che, nel corso del periodo di svolgimento della consultazione, si terrà un incontro nella forma di public hearing per ricevere osservazioni.