Roma, 19 mar – Nei primi nove mesi del 2018 la raccolta premi nei rami vita e danni del mercato assicurativo italiano è pari a 107,1 miliardi di euro, in recupero rispetto all’analogo periodo 2017 (+5%). In particolare: le imprese vigilate Ivass raccolgono premi per 99,9 miliardi di euro (93,3%) con un incremento del 5,1%; le Rappresentanze See realizzano una raccolta di 7,2 miliardi di euro, anch’essa in aumento del 3,4%. E’ quanto emerge dal bollettino statistico dell’Ivass.
Lo sviluppo del mercato assicurativo è sostenuto dal settore vita, prevalente con oltre i tre quarti dei premi raccolti (80,6 miliardi di euro) e in aumento di 4,4 miliardi di euro (+5,8%) rispetto all’analogo periodo del 2017. Il settore sta nel 2018 progressivamente recuperando la flessione registrata nei due precedenti (seguita a sua volta all’espansione del biennio 2013- 2015); la raccolta cresce in tutti i rami: dei due rami prevalenti, ossia il ramo I e il ramo III (polizze unit e index linked), solo quello legato alle polizze tradizionali fornisce un contributo consistente (2,7 miliardi di euro, che corrispondono al +5,6%); ancora più significativa risulta l’espansione dei prodotti legati alle operazioni di capitalizzazione (ramo V), che crescono di 1,6 miliardi di euro (+93,1%), raggiungendo il 4% del volume complessivo di premi lordi contabilizzati del periodo; la nuova produzione cresce di 4,9 miliardi di euro (+9,2%) sostenendo lo sviluppo del settore quasi esclusivamente con la distribuzione dei prodotti assicurativi con partecipazione agli utili: il ramo I aumenta di 4,4 miliardi di euro (+14,7% su base annua), il ramo V cresce di 258 milioni di euro (+25,4%).
Il settore danni (26,5 miliardi di euro) contribuisce alla crescita complessiva della raccolta a tutto il terzo trimestre 2018, con un incrementandosi di 488 milioni di euro rispetto all’analogo periodo del 2017, +2,6%; le variazioni positive succedutesi in tutto il 2017 e nei primi due trimestri 2018 hanno condotto il settore in una fase di sostanziale stabilità dopo il lungo ciclo regressivo iniziato alla fine del 2011. Il ramo prevalente dell’R.C. autoveicoli terrestri determina solo in parte la performance positiva del comparto auto (+1,5%, attestandosi sui 12,6 miliardi), legata piuttosto all’incremento del ramo Corpi di veicoli terrestri; le coperture “non auto” ammontano a 13,9 miliardi di euro e sono in aumento del 3,6%: tra i rami prevalenti cresce leggermente il ramo Infortuni e più decisamente i rami Malattia, Altri danni ai beni e R.C. generale.
Nella distribuzione dei prodotti vita, gli Sportelli bancari e postali confermano il primato nella raccolta di premi (60,7% del totale), incrementata di 2,6 miliardi di euro rispetto all’analogo periodo 2017; di ulteriori 2,5 miliardi di euro cresce la raccolta tramite Agenzie in economia e gerenze e Brokers. I promotori finanziari perdono quote di intermediazione per 730 milioni di euro. La distribuzione del settore danni avviene prevalentemente tramite le Agenzie con mandato (70,9% del totale dei rami e l’84,3% della R.C. autoveicoli terrestri); seguono i Brokers (nel ramo R.C. autoveicoli terrestri le Altre forme di vendita diretta) e gli Sportelli bancari e postali.