Roma, 29 mar – L’inflazione italiana a marzo risulta stabile. Secondo le stime preliminari dell’Istat, nel mese di marzo 2019 l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, registra un aumento dello 0,3% su base mensile e dell’1,0% su base annua (stesso tasso tendenziale del mese precedente).

La stabilità dell’inflazione – si legge in una nota – è la sintesi di dinamiche contrapposte: da una parte l’accelerazione dei Beni energetici non regolamentati (da +0,8% a +3,3%), dall’altra il rallentamento dei prezzi dei Beni alimentari non lavorati (da +3,7% a +2,0%), dei Servizi relativi ai trasporti (da +0,9% a +0,4%) e dei Tabacchi (da +4,5% a +4,0%).

L'”inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, accelera lievemente da +0,4% a +0,5%, mentre quella al netto dei soli beni energetici rimane stabile a +0,7%.

L’aumento congiunturale dell’indice generale è dovuto principalmente alla crescita dei prezzi dei Beni energetici non regolamentati (+1,6%), dei Tabacchi (+1,3%) e dei Servizi relativi ai trasporti (+1,2%), solo in parte bilanciata dal calo dei prezzi dei Beni alimentari non lavorati (-1,5%).

L’inflazione accelera per i beni (da +1,3% a +1,5%), mentre per i servizi rimane stabile a +0,7%; pertanto rispetto al mese di febbraio il differenziale inflazionistico negativo tra servizi e beni si amplia (da -0,6 nel mese precedente a -0,8 punti percentuali).

L’inflazione acquisita per il 2019 è +0,4% per l’indice generale e pari a zero per la componente di fondo.