Roma, 2 apr – Il reddito di cittadinanza avrà un effetto positivo per la crescita del Pil e per la riduzione della disuguaglianza sociale. Lo ha affermato Roberto Monducci, direttore del dipartimento per la produzione statistica dell’Istat. “Sotto l’ipotesi – ha sottolineato – di un tasso di utilizzo del provvedimento pari all’85%, i beneficiari ammonterebbero a 1,308 milioni di famiglie e 2,708 milioni di individui, mentre il costo totale del provvedimento sarebbe pari a 6,6 miliardi su base annua”.
“Sulla base dei risultati ottenuti – ha spiegato Monducci – risulta che il reddito di cittadinanza determinerebbe una riduzione della disuguaglianza nella misura di 0,2 punti percentuali dell’indice di Gini, che passerebbe da 30,1 a 29,9%. Dal punto di vista macroeconomico il reddito di cittadinanza potrebbe avere un effetto di stimolo pari a 0,2-0,3 decimi di punto di Pil”.
L’esponente dell’Istat ha quindi indicato che l’inserimento dei 12 indicatori di benessere all’interno dei documenti di bilancio, e in particolare la Relazione sugli indicatori di benessere equo e sostenibile 2019, costituiscono un momento fondamentale, ma il percorso intrapreso potrebbe essere agevolato da ulteriori passaggi.
“È auspicabile – ha rilevato – il rafforzamento dei legami tra gli obiettivi delle politiche definite nella Legge di bilancio e misurati con gli indicatori di benessere, e il ciclo della valutazione della performance della pubblica amministrazione con l’obiettivo di colmare il divario che separa le politiche dalla vita quotidiana dei cittadini”.