Roma, 10 apr – E’ boom per le giovani donne del vino con un aumento record nell’ultimo anno della presenza di under 35 in crescita del 51%, mentre si moltiplicano le innovazioni al femminile, dallo spumante “manga” al vino “green” da vitigni resistenti, fino allo spumante ad alcol zero per gli sceicchi. E’ quanto emerge da una elaborazione Coldiretti su dati Agea al Vinitaly dove sono state presentate le esperienze più interessanti delle viticoltrici in rosa, provenienti da tutta Italia.
Nelle campagne dell’Oltrepò Pavese si produce il primo spumante “manga”, nato da una collaborazione tra Patrizia Torti e l’inventore di Hello Kitty, il popolare gattino amatissimo dalle giovani di tutto il mondo. Un’idea che ha permesso alla viticoltrice lombarda di sfondare sul mercato giapponese e americano con un prodotto di alta qualità.
Tra le montagne del Trentino Erika Pedrini ha ideato invece – continua Coldiretti – una cantina tutta in verticale dove produce vini ottenuti da vitigni resistenti alle malattie che eliminano del tutto o quasi l’uso di trattamenti. Da un vitigno rarissimo, la Malvasia Rosa (ce ne sono appena tre in tutto il mondo) Silvia Mandini delle Tenute agricole Mossi ricava uno spumante rosè, mentre Isabella Spagnolo, ex modella, dell’azienda Iris ha lanciato a Treviso bollicine a zero alcol per gli sceicchi, con le quali è approdata sugli scaffali dei supermercati in Qatar, grazie a un accordo promosso da Coldiretti e Fai, Filiera agricola italiana.
Crescono anche le giovanissime del vino – continua Coldiretti, come Eleonora e Gloria Gilli due sorelle piemontesi di appena 21 e 19 anni che mandano avanti l’azienda nelle campagne di Castellinaldo d’Alba, nel Cuneese. Le innovazioni “rosa” del vino, spinte anche dal rinnovamento legato alle opportunità offerte dai Piani di sviluppo rurali, sono un esempio del protagonismo femminile che ha rivoluzionato l’attività agricola dove le donne – evidenzia la Coldiretti – hanno dimostrato capacità di coniugare la sfida con il mercato e il rispetto dell’ambiente, la tutela della qualità della vita, l’attenzione al sociale, a contatto con la natura assieme alla valorizzazione dei prodotti tipici locali e della biodiversità.
Complessivamente le donne guidano più di un’impresa agricola su quattro (28,6%) per un totale di quasi 215mila aziende a livello nazionale, con una maggiore incidenza al sud dalla Sicilia alla Puglia, dalla Calabria alla Campania, dalla Basilicata al Molise. Importante anche la “quota giovane” – conclude Coldiretti – con il 25% delle aziende femminili guidate da ragazze under 35.