Roma, 11 apr – Il Mezzogiorno è la riserva energetica dell’Italia. E’ quanto emerge dal primo “Med & Italian energy report” realizzato dal centro studi SRM in collaborazione con il dipartimento energia del Politecnico di Torino. Il fattore energia diventa sempre più importante come sottolinea Paolo Scudieri, presidente di SRM. “Il primo Rapporto Annuale sull’energia di SRM ha lo scopo di porre l’accento sull’importanza strategica di questo settore per l’economia italiana ed europea. Infatti, mai come oggi, la competitività di un Paese si gioca non solo sulle capacità delle imprese ma anche – e forse soprattutto – sui costi e approvvigionamenti dell’energia e sull’efficienza della catena logistica”.
Il rapporto evidenzia che la domanda mondiale di energia elettrica è ancora in prevalenza soddisfatta dalle fonti fossili: petrolio 34,2%, carbone 27,6% e gas 23,4%. I consumi di energia sono concentrati su 3 aree mondiali: Cina, Stati Uniti, UE-28. Esse rappresentano quasi il 50% del totale (Cina il 22% del totale, Stati Uniti il 16%, UE-28 l’11,6%).
L’area MENA (Middle East & North Africa) incide per il 20% sulla produzione mondiale di fonti fossili; detiene quasi la metà delle riserve mondiali di petrolio ed oltre il 44% di quelle di gas naturale. Inoltre l’area MENA rappresenta, in termini di produzione, il 37% del petrolio mondiale e il 22% di gas naturale.
L’Italia è ancora dipendente dall’estero per le importazioni di combustibili fossili: 78,6%. Il nostro Paese sta lavorando per sviluppare efficienza e risparmio energetico e fonti rinnovabili, la cui quota sulla produzione lorda elettrica è passata dal 17% del 2007 al 36%. La filiera dell’energia elettrica italiana, dalla produzione alla manifattura conta 30 miliardi di euro di valore aggiunto, produce 177 miliardi di fatturato. Vanta 23.500 imprese attive per circa 215.000 addetti.
Il Mezzogiorno è la riserva energetica del Paese: estrazione concentrata quasi tutta nel Sud; la Basilicata da sola pesa per l’84% della produzione a terra di Oil & Gas, seguita dalla Sicilia (9,6%); il 23% della produzione a mare ricade in zone al Sud. Il Sud produce il 50% circa del totale dell’elettricità da fonti rinnovabili (eolica, solare, bioenergie e geotermica).
I porti hanno un ruolo strategico come gate di accesso energetico gestiscono 184 milioni di tonnellate di rinfuse liquide ed il Mezzogiorno concentra il 45% del traffico energetico del Paese.