Roma, 12 apr – I temi della “Unione dei Mercati dei Capitali e Finanza Sostenibile: stato di avanzamento dei lavori e prospettive future” sono stati al centro della discussione di un Roundtable organizzato a Bruxelles al quale hanno partecipato vari rappresentanti della comunità finanziaria italiana, appartenenti alle istituzioni europee e nazionali, alle associazioni finanziarie e di categoria e alle principali imprese.
Il relatore Andrea Beltramello, membro del Gabinetto del Vicepresidente Valdis Dombrovskis, ha riferito sui notevoli progressi raggiunti sul progetto della CMU, che a suo avviso continuerà ad essere una priorità dell’attività della prossima Commissione e dovrà fare i conti con l’uscita del Regno Unito dalla UE. Si dovrebbe continuare a lavorare sugli strumenti per il finanziamento delle imprese, le infrastrutture di mercato e la loro vigilanza, il rafforzamento dei mercati locali, l’integrazione dell’Europa con il mercato mondiale.
Allo stato attuale, su 11 delle 13 proposte legislative della Commissione per lo sviluppo dell’unione dei mercati dei capitali è stato raggiunto l’accordo politico. Tra quelli già approvati dal Parlamento europeo e dal Consiglio europeo figurano il progetto di creazione delle cartolarizzazioni più sicure e trasparenti (STS), la revisione del prospetto e delle norme sul venture capital (EuVECA), le pensioni pan-europee (PEPP), la revisione per le infrastrutture dei mercati, i covered bond, i fondi di investimenti collettivi, la facilitazione all’accesso ai mercati per le PMI (SME Growth Market), nonché la revisione delle Autorità di vigilanza europee (ESA).
Inoltre anche su 2 delle tre proposte in materia di finanza sostenibile (benchmark e disclosure) è stato raggiunto l’accordo politico, mentre sulla terza (tassonomia) è stata solo definita la posizione del Parlamento europeo. Ed è proprio sul delicato tema della tassonomia, un sistema di classificazione delle attività economiche che possono essere considerate ecosostenibili a fini di investimento, che si è incentrato parte del dibattito, oltrechè sul green supporting factor, su proporzionalità e semplificazione, sull’approccio regolamentare alla digitalizzazione e Fintech, sui canali per le PMI, sulla prospettiva per la riforma delle ESA.