Roma, 16 apr – Arriva qualche segnale di miglioramento per l’economia italiana. Il buon risultato della produzione industriale, a febbraio, suggerisce che la crescita del Pil potrebbe essere ripresa nel primo trimestre; altri indicatori restano però ancora deboli. E’ l’analisi che arriva dalla Banca d’Italia in occasione delle audizioni sul Def.
Gli andamenti congiunturali hanno spinto i principali osservatori a ridimensionare le proiezioni di crescita per quest’anno, su valori compresi tra il -0,1 e lo 0,2 per cento. Un aggiornamento delle previsioni della Banca d’Italia pubblicate lo scorso gennaio sulla base delle informazioni più recenti indica andamenti in linea con queste stime.
Secondo la Banca d’Italia le prospettive macroeconomiche alla base del Def sono coerenti con il quadro appena descritto e risultano nel complesso realistiche. La crescita tendenziale è pari allo 0,1 per cento nell’anno in corso e allo 0,6 nel 2020; quella programmatica è appena più elevata (di 0,1 punti percentuali quest’anno e di 0,2 punti nel prossimo).
Le prospettive macroeconomiche restano soggette a rischi rilevanti. Persistono i timori legati all’orientamento protezionistico delle politiche commerciali, a un rallentamento dell’economia cinese, alle valutazioni delle imprese sulle condizioni per investire.