Roma, 18 apr – L’economia italiana torna a crescere, con il Pil in aumento dello 0,1% nel primo trimestre del 2019. Lo afferma la Banca d’Italia nel bollettino economico, secondo cui “l’attività economica avrebbe lievemente recuperato all’inizio di quest’anno, dopo essere diminuita nella seconda metà del 2018”. L’Italia esce così dalla recessione tecnica, caratterizzata da due trimestri negativi tra luglio e dicembre dell’anno scorso. La debolezza congiunturale “degli ultimi trimestri, particolarmente accentuata nel comparto industriale, rispecchia quella osservata in Germania e in altri paesi dell’area euro”.
Le aziende intervistate nell’indagine di Via Nazionale sulle aspettative di crescita “indicano condizioni sfavorevoli per la domanda corrente, in particolare quella proveniente dalla Germania e dalla Cina, ma prevedono un contenuto miglioramento nei prossimi tre mesi. Prefigurano inoltre una revisione al ribasso dei piani di investimento per l’anno”. Secondo le imprese “le prospettive risentono sia dell’incertezza imputabile a fattori economici e politici sia delle tensioni globali sulle politiche commerciali”.
Nel trimestre invernale, spiega Bankitalia, l’attività è cresciuta nell’industria in senso stretto, mentre si è confermata debole nei servizi e nelle costruzioni. A gennaio-marzo “la produzione industriale sarebbe tornata a salire. Le immatricolazioni di auto sono aumentate e si è attenuata la contrazione dei consumi elettrici. I flussi di trasporto di merci si sono invece ridotti in modo consistente”. Nella manifattura “è proseguito il calo dell’indice di fiducia delle imprese e di quello dei responsabili degli acquisti, che si è mantenuto sotto la soglia compatibile con l’espansione per il secondo trimestre consecutivo”.
Il valore aggiunto nei servizi “si sarebbe indebolito, in linea con i segnali di stasi in termini di nascite e cessazioni di imprese. Il livello dell’indice Pmi del settore sarebbe rimasto su valori coerenti con una dinamica contenuta dell’attività”. Nelle costruzioni, aggiunge Palazzo Koch, “dopo la flessione in autunno l’attività si sarebbe stabilizzata”. La domanda “sarebbe lievemente migliorata” e “anche la fiducia delle imprese operanti nel settore ha ripreso a salire, confermandosi su valori elevati”.