Roma, 1 apr – “Bisogna iniziare a lavorare da subito per la costruzione del Centro Nazionale di Crittografia, così come previsto dal Piano Nazionale per la Protezione Cibernetica e la Sicurezza Informatica del 2017”. Lo ha detto il sottosegretario di Stato alla Difesa Angelo Tofalo, delegato dal ministro della Difesa Elisabetta Trenta a occuparsi delle questioni cyber.
“Cyber è sinonimo di futuro e innovazione tecnologica che dobbiamo esser in grado di governare a beneficio della società. Per farlo e farlo bene non dobbiamo trascurare l’elemento più importante rappresentato dalla sicurezza nel dominio cibernetico”. In questo quadro, ha evidenziato Tofalo, “si inserisce armonicamente il dossier sulla crittografia che ho avuto modo di approfondire nella precedente legislatura, come componente del Copasir (Il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica), e sul quale il nostro governo sta già lavorando”.
Il sottosegretario inoltre è intervenuto recentemente al Cybersecurity Summit 2019 per fare il punto sullo stato di maturità della sicurezza digitale nell’ambito dei principali Operatori che erogano servizi essenziali.
Nel suo intervento Tofalo ha posto un importante interrogativo: “riusciremo a governare questo importante momento di cambiamento dove le nuove generazione crescono in una società ad altissima ‘velocità digitale’ non più correttamente recepita da famiglia e scuola?”. “Per le istituzioni – ha detto – è un dovere provarci”.
“Il Sistema Paese Italia – ha aggiunto – sta esportando il suo modello all’estero presentando il proprio know-how tecnologico, sforzandosi di imporsi trasversalmente nei mercati globali. Abbiamo grandi competenze e altissima formazione che dobbiamo essere in grado di valorizzare soprattutto per fermare la grande emorragia all’estero delle nostre migliori menti”.
Infine Tofalo ha voluto presentare la struttura cibernetica del Ministero della Difesa, soffermandomi principalmente sulle grandi competenze e le capacità degli operatori del settore. “Con il Gruppo di Progetto C5ISR – ha concluso – stiamo lavorando per creare una interoperabilità tra tutte le Forze Armate in modo da ottimizzare le risorse professionali ed economiche e affrontare al meglio le sfide emergenti”.