Roma, 2 mag – Un aumento delle famiglie che esprimono un’intenzione di acquisto di abitazioni rispetto al 2017: + 10,2% del totale (2,2 milioni lo scorso anno, 2,6 milioni nell’attuale). È uno dei dati più rilevanti che emerge dal Rapporto sulla Finanza Immobiliare 2018 presentato oggi in occasione di Re Italy.
Nello specifico 722 mila famiglie si stanno già muovendo (2,8%), mentre circa 1,9 milioni esprimono un’intenzione di acquisto nel breve termine (7,4%); la propensione più marcata si registra tra i giovani (18- 34 anni) che rappresentano un novero di famiglie caratterizzate da una condizione finanziaria e lavorativa qualificata con un reddito familiare medio oltre i 3.500 euro al mese. Altro gruppo che si identifica con l’intenzione di attivarsi nei prossimi 12 mesi per l’acquisto di una casa sono nuclei familiari con figli in una fascia di età tra i 45-54 anni, un’occupazione soddisfacente (dirigenti, imprenditori, liberi professionisti) e un reddito mensile tra 1.800-2.400 euro.
Nomisma riscontra come sia sempre più evidente la “barriera all’entrata” che “arresta l’intenzione potenziale di quei nuclei familiari che, da un lato, per situazioni lavorative e di reddito e, dall’altro lato, per mancanza di una rete familiare o sociale di supporto non intendono neppure rivolgersi al mercato finanziario per ricevere sostegno al proprio fabbisogno abitativo”. Allo stesso tempo sono complessivamente 1,7 milioni le famiglie italiane (il 65,9% delle intenzioni) che desiderano procedere con l’acquisto della “prima casa” o manifestano il desiderio di “sostituzione” per vivere in una casa più confortevole e in un luogo più vicino al posto di lavoro oppure in una zona più attrattiva. Le motivazioni di acquisto di una “seconda casa per uso familiare” si mantengono oggigiorno ancora elevate (18% delle famiglie italiane, circa 476 milia nuclei).