Roma, 9 mag – La ricchezza netta delle famiglie italiane è tornata a crescere nel 2017 con un aumento di 98 miliardi (+1%), dopo tre anni in negativo, a quota 9.743 miliardi di euro. E’ quanto emerge da uno studio elaborato da Istat e Banca d’Italia che segnala, però, come il primato della ricchezza pro capite delle famiglie italiane in Europa sia a rischio per il recupero della Germania.

Il risultato deriva da attività reali per 6.295 miliardi di euro (pari al 59% della ricchezza lorda) e attività finanziarie per 4.374 miliardi di euro, a fronte di 926 miliardi di passività finanziarie. Le abitazioni hanno costituito la principale forma di investimento delle famiglie e, con un valore di 5.246 miliardi di euro, hanno rappresentato la metà della ricchezza lorda.

Dallo studio emerge che gli italiani si confermano poco indebitati rispetto ad altri paesi e ancora i più ricchi in Europa termini di rapporto tra ricchezza e reddito, circa 8, “anche se nel periodo il divario si è notevolmente ridotto. Negli ultimi anni l’indicatore è gradualmente sceso dal picco raggiunto nel 2013, con un andamento opposto a quello osservato per gli altri paesi”.

Se misurata in rapporto alla popolazione, invece, in Italia la ricchezza netta familiare è risultata superiore agli altri paesi nel 2008 e nel 2009; negli anni successivi essa si è mantenuta su valori stabili, mentre negli altri paesi è aumentata.

Alla fine del 2017 il valore della ricchezza pro capite delle famiglie italiane si è collocato leggermente al di sopra di quello delle famiglie tedesche mentre nel 2006 il distacco era intorno ai 50 mila euro.