Roma, 9 mag – Continua il miglioramento sistematico dei tempi di pagamento delle Pubbliche amministrazioni italiane. Il sistema informativo della Piattaforma per i crediti commerciali (PCC) ha registrato il pagamento di 20,3 milioni di fatture, su un totale di 28 milioni emesse nel 2018. I tempi di pagamento relativi a tali fatture mostrano in media un anticipo di un giorno rispetto ai termini previsti dalla legge (questo dato subirà un leggero peggioramento man mano che saranno disponibili i dati sul complesso dei pagamenti). Nel 2016 e nel 2017 i tempi medi di ritardo erano rispettivamente di 16 giorni e 10 giorni.
La tendenza alla riduzione dei tempi di pagamento risulta generalizzata per i diversi comparti delle Pubbliche amministrazioni, sebbene permangano situazioni differenziate a livello territoriale. Rispetto al dato medio nazionale, il Nord presenta tempi di pagamento mediamente inferiori di 8 giorni, mentre il Sud fa registrare un valore medio superiore di 11 giorni e quello del Centro risulta di 3 giorni superiore.
Il processo di miglioramento dei tempi di pagamento, riscontrato nel triennio di osservazione, è stato favorito dai diversi interventi diretti a consentire il rispetto dei termini di pagamento stabiliti dalla Direttiva Europea 2011/7/UE.
Lo stock di debito residuo scaduto e non pagato alla data del 31 dicembre 2018 risulta, per il complesso dei 28 milioni di fatture, pari a circa 26,9 miliardi. Il dato si riferisce alle fatture emesse nel 2018 in quanto con l’avvio del sistema Siope Plus per molti enti si è avviata l’acquisizione automatica dei dati di pagamento.
Va tenuto conto che in questa stima tutte le fatture per le quali non è stata effettuata la comunicazione del pagamento sono state considerate come non pagate; è, pertanto, probabile che tale dato sovrastimi il debito effettivo relativo alle fatture emesse nel 2018. Il dato sarà, quindi, oggetto di successivi aggiornamenti in esito alle verifiche con le Amministrazioni debitrici.