Roma, 17 mag – La Cassa previdenziale dei Dottori Commercialisti ha erogato nell’ultimo anno in Abruzzo circa 420 mila euro per interventi di welfare, tra i quali 170 mila euro per interventi di tutela della maternità, 103 mila euro per sostegno alla famiglia, 65 mila euro per borse di studio ai figli degli iscritti alla Cassa e 80 mila per sostegno al reddito. Le cifre sono state ricordate dal presidente della CNPADC, Walter Anedda nell’incontro a Pescara con i dottori commercialisti residenti nel territorio. “E’ importante che i colleghi conoscano bene le opportunità delle misure di welfare decise dalla nostra Cassa a integrazione del sistema previdenziale” ha sottolineato il presidente Walter Anedda.
Nel corso dell’incontro, moderato dal delegato di Pescara Giuseppina Suffoletta, i vertici della CNPADC (oltre al presidente, i consiglieri Monica Petrella e Salvatore Palma) hanno illustrato le prospettive della previdenza, affrontando anche i temi di attualità che interessano la categoria. In particolare si è parlato della contestata norma del cosiddetto “saldo e stralcio”, introdotta dal governo con la legge di bilancio 2019, che prevede una sorta di sanatoria previdenziale ma di fatto riduce l’autonomia finanziaria delle casse previdenziali degli enti professionali. “L’aspetto più preoccupante per gli iscritti alla Cassa che aderiscono al saldo e stralcio, è che la norma produce l’effetto paradossale della cancellazione dell’intero anno di contributi per i quali si chiede la sanatoria” ha sottolineato Walter Anedda.
La Cassa dei commercialisti conta oltre 68mila iscritti e quasi 8mila pensionati. Dispone di riserve patrimoniale per oltre 7,9 miliardi di euro e l’anno scorso ha generato un avanzo corrente di 401 milioni.