Roma, 22 mag – L’8 giugno si terrà a Maenza, piccolo Comune laziale nel comprensorio dei Monti Lepini (circa 3mila abitanti), la 47esima Sagra delle ciliegie. Un evento dedicato ad un frutto che nella provincia di Latina è una vera e propria eccellenza. Nelle scorse edizioni sono state organizzate visite guidate ai ciliegeti, animazione per bambini, gare, musica dal vivo e distribuzione porta a porta di ciliegie ad opera dei bambini del Paese.
Chi andrà alla Sagra della ciliegia, non dovrà perdersi però anche gli altri ingredienti della cucina locale, di origine pastorale e contadina, nei ristoratori maentini: bruschette all’aglio o al tartufo, insieme ad olive affumicate, in salamoia o “accise”; carciofini o funghi sott’olio, prosciutto, pecorino o le famosissime “coppiette” rigidamente di cavallo o la “giuncata” di latte.
Delle ricette di Maenza, il sito del Comune ricorda le fettuccine, condite con diverse salse, al ragù ai funghi porcini, ai carciofi, agli asparagi, con cui si possono condire anche gli gnocchi di farina o strozzapreti e gli gnocchi di patate. Spazio particolare lo ricoprono le zuppe di pane, che rappresentano insieme alla polenta di farina gialla, la tradizione della cucina povera: la zuppa di fagioli, di fave, di lenticchie, di verdura o di lumache sono gli ultimi sapori di un tempo passato. E poi la polenta sulla schiazza (pietra o legno), alimento base dei contadini. Infine i secondi piatti, essenzialmente a base di carne: di capra (spezzatino), di agnello (alla scottadito), di bufala dei pascoli di montagna, di cinghiale e di lepre.