Roma, 22 mag – In occasione del centenario di Confcooperative – Confederazione Cooperative italiane, il Ministero dello Sviluppo Economico ha emesso un francobollo ordinario appartenente alla serie tematica “il Senso civico”, relativo al valore della tariffa B pari a 1,10 euro. Lo annuncia Poste italiane, specificando che il francobollo è stampato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, in rotocalcografia, su carta bianca, patinata neutra, autoadesiva. Il bozzetto è a cura di Fabio Abbati.
La vignetta raffigura lo stemma storico di Confcooperative che assembla una campana con una melagrana. I due simboli rappresentano rispettivamente la dottrina sociale della Chiesa, che ne ha ispirato la nascita nel 1919, e dello spirito cooperativo; in alto, è riprodotto il logo del 100esimo anniversario.
La tiratura è di 2,5 milioni di esemplari, con un foglio da quarantacinque esemplari. Completano il francobollo la leggenda la scritta “ITALIA” e l’indicazione tariffaria “B”.
Confcooperative è la principale associazione di rappresentanza delle cooperative italiane e nasce il 14 maggio 1919. “Ut unum sint” recita la scritta che accompagna lo storico logo della melagrana con la campana. Il frutto della melagrana con i suoi chicchi rappresenta la compattezza, lo stare insieme dei cooperatori; la campana richiama le radici culturali alle quali si rifà Confcooperative: la dottrina sociale della Chiesa con l’enciclica Rerum Novarum di papa Leone XIII, la “Magna Charta” dei cattolici che fanno impresa. Al centro il primato della persona.
Tra la fine dell’800 e gli inizi del ‘900 le cooperative si sviluppano, principalmente, in tre settori: nel consumo, nell’agroalimentare e nel credito. E all’Esposizione Universale di Milano del 1906 si contano già oltre duemila cooperative cattoliche. La cooperazione si afferma da subito come protagonista nello sviluppo sociale ed economico del Paese. Sciolta nel 1927 dal Fascismo, come tutte le associazioni di rappresentanza, Confcooperative viene ricostituita nel 1946, all’indomani della Seconda Guerra Mondiale. Dal Dopoguerra a oggi è un crescendo del ruolo della cooperazione nel nostro Paese impegnata in molti settori strategici.
Le 19 mila cooperative aderenti a Confcooperative danno lavoro a oltre 525 mila persone, fatturano 66 miliardi di euro e associano 3,2 milioni di persone e hanno una presenza tradizionalmente forte: nell’agroalimentare, nel credito e nel welfare dove le cooperative sociali, sanitarie e le mutue con oltre 250 mila persone occupate erogano servizi a oltre 6 milioni di persone.