Roma, 24 mag – L’Italia, con circa 71 mila auto (+3,8%), pesa per il 21% del mercato auto ad alimentazione alternativa in Ue e per il 19% in Ue/Efta e mantiene la guida del settore di mercato, pur essendo inseguita dalla Germania, che conquista il 18% del mercato Ue/Efta, grazie ad una crescita dei volumi del 63% nel primo trimestre. Lo sottolinea un focus realizzato dall’Anfia, l’associazione nazionale della filiera dell’industria automobilistica.

Nel primo trimestre cala del 18% il mercato delle auto diesel, mentre le auto a benzina crescono “solo” del 3,1%. I Paesi che hanno vendite di auto diesel con quote superiori al 40% sono: Irlanda (48%), Italia (44%), Portogallo (41%), Bulgaria (40%). I Paesi che hanno quote di mercato di auto diesel inferiori al 20% sono: Paesi Bassi (9%) e Norvegia (14%), che presentano però un mix molto differente. Infatti i Paesi Bassi hanno la quota di auto a benzina più alta in Ue/Efta, pari al 76%, e la Norvegia la più bassa, pari al 16%.

Le vetture elettriche sono il 34% del mercato delle auto ad alimentazione alternativa, erano il 30% nel 2017, grazie ad una crescita dei volumi del 41%. Tra queste, il segmento delle auto Bev vale il 22% e risulta in aumento dell’87,5% su base annua, mentre il segmento delle ibride plug-in (Phev) con una quota di quasi il 12% diminuisce del 4,5%, soprattutto a seguito dei cali in Germania (-13%) e in Gran Bretagna (-16%), i mercati più grandi per le auto ibride plug-in.

L’Ue vanta un trade per le auto elettriche e ibride d’interesse. Secondo le rilevazioni di Eurostat, nel 2018 l’Ue ha esportato autovetture elettriche ed ibride per un valore di 4,7 miliardi di euro e ne ha importate per un valore di 1,6 miliardi di euro, generando un avanzo commerciale di oltre 3 miliardi di euro. A fine 2017 circolavano sulle strade europee 262 milioni di autovetture, di queste circa 2 milioni (lo 0,8%) è stato classificato come elettrico o ibrido combinato con benzina o gasolio.