Roma, 24 mag – Via libera alla definizione del contratto dell’Area Istruzione e ricerca che interessa circa 8.000 dirigenti e permetterà il quasi totale riallineamento della retribuzione dei dirigenti scolastici a quella percepita dalle altre categorie di dirigenti pubblici. Il contratto, informa il ministro per la Pubblica amministrazione Giulia Bongiorno, potrà quindi essere ratificato dal Consiglio dei ministri e, dopo i controlli della Corte dei Conti, sottoscritto in via definitiva.
Con risorse aggiuntive, la retribuzione di posizione fissa della dirigenza scolastica è stata equiparata a quella degli altri dirigenti. Per l’intero triennio si prevede un incremento medio pari a 160 euro al mese: una quota è collegata al raggiungimento degli obiettivi ed è prevista una differenziazione della retribuzione di risultato tra i vari dirigenti.
È il primo contratto della dirigenza dopo un lungo periodo di sospensione (perdurava dal 2009) dei rinnovi contrattuali; interessa 7.452 Capi di Istituto e gli oltre 300 dirigenti degli Enti di Ricerca, delle Università e delle Accademie e dei Conservatori. Definisce un nuovo e più funzionale sistema di relazioni sindacali, introduce misure a tutela dei dirigenti con gravi patologie e tutele per le donne vittime di violenza, nonché ferie e riposi solidali in favore di dirigenti che debbano assistere figli minori.
Inoltre, definisce misure più rigorose nel codice di disciplina per contrastare e sanzionare fino al licenziamento condotte più gravi, nonché misure che ridefiniscono il sistema della premialità in modo più selettivo e meritocratico rispetto al passato.