Roma, 27 mag – Che l’Italia sia un “Paese a due velocità” per molti aspetti è noto ma preoccupa che il divario si stia ampliando sempre di più, almeno per quanto riguarda il fronte della spesa delle famiglie. Il Nord continua a spendere mentre nel Centro-sud, pur con alcune eccezioni, si tira ancora la cinghia.

I divari tra la spesa delle famiglie italiane, secondo una ricerca dell’Ufficio economico di Confesercenti, stanno diventanto eclatanti: nel 2018 le famiglie lombarde hanno speso in media 33.621 euro, ben 14mila in più di quelle calabresi.

Ed è proprio la Calabria la regione più in sofferenza: la spesa media delle famiglie si attesta a 19.911 euro l’anno, quasi 5.800 euro in meno della media nazionale (28.251). Ma è tutto il sud a mostrare budget familiari più ristretti del nord. Dopo la Calabria ci sono infatti la Sicilia (spesa media di 21.404 euro per nucleo familiare) e la Basilicata (22.317 euro). Ma sono sotto i livelli nazionali anche Campania (23.188 euro), Molise (23.250 euro), Puglia e Sardegna (entrambe a 23.524 euro) e Abruzzo (23.704).

Situazione differenziata nell’Italia centrale dove in due regioni su quattro (Marche e Umbria), la spesa delle famiglie è di circa 2mila euro inferiore alla media nazionale mentre va meglio il Lazio (29.790 euro all’anno) e soprattutto la Toscana, che con 31.543 euro l’anno di spesa media è al quarto posto tra le più ‘alto-spendenti’ d’Italia.

A precederla, segnala la ricerca di Confesercenti, tutte le regioni del nord: Emilia-Romagna – 32.590 euro di spesa annuale – e poi Trentino-Alto Adige (33.614) e Lombardia, che con 33.621 si conferma la regione più dinamica d’Italia.

Ma è tutto il settentrione a mostrare andamenti superiori alla media nazionale, con l’eccezione della Liguria, dove la spesa media si è fermata a 26.992 euro, circa 1300 euro in meno della media Italia.

Analizzando le voci di spesa emerge poi che guardando a bollette ed affitti, è il Lazio a balzare in testa: le famiglie laziali spendono per il capitolo casa 12.057 euro, oltre 2mila in più rispetto alla media nazionale (9.897) e più del doppio della Calabria (5.628 euro), che chiude la classifica. Un dato influenzato dai costi legati alle abitazioni a Roma. Seguono Trentino (12.041 euro l’anno a famiglia) e Toscana (11.622 euro). Ad avere le spese più basse, invece, oltre alle già citate famiglie calabresi, quelle della Basilicata (6.233 euro l’anno) e del Molise (6.751 euro).

La Lombardia è invece in testa nella spesa per la salute: nel 2018 le famiglie lombarde hanno speso per la salute 1.732, quasi il doppio di quanto fatto nelle Marche, la regione dove si è investito meno in servizi sanitari e per la salute.

Nel capitolo comunicazione, infine, le Marche sono in fondo alle classifiche di spesa con solo 517 euro, circa 43 euro al mese. In questo caso, a guidare la classifica dei più ‘spendaccioni’ è il Trentino Alto-Adige (828 euro l’anno), ma la Lombardia segue a 786 euro. La Lombardia è in testa invece alla classifica di spesa nei trasporti con 4.136 euro, più del doppio della Calabria (2.033).