Roma, 29 mag – “I Piccoli Comuni non sono un peso ma una straordinaria opportunità per l’Italia: un’economia più a misura d’uomo che punta su comunità e territori, sull’intreccio fra tradizione e innovazione, fra vecchi e nuovi saperi. Qui si producono la maggior parte delle nostre Dop e Igp e dei nostri vini più pregiati, insieme a tanta parte di quel made in Italy apprezzato a livello internazionale. Possiamo competere in un mondo globalizzato se innoviamo senza cancellare la nostra identità, se l’Italia fa l’Italia. Una prospettiva che aveva fin dall’inizio colto il presidente Ciampi e che oggi appare coerente anche con l’ispirazione dell’enciclica di Papa Francesco Laudato Si'”.
Lo ha dichiarato Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola e presidente onorario di Legambiente, a margine del convegno “Voler bene all’Italia 2019. Da piccoli comuni a smart land” a Palazzo Valentini a Roma.
“I nostri Piccoli Comuni – prosegue Realacci – amministrano più della metà del territorio nazionale e in essi vivono oltre 10 milioni di italiani. Non sono un’eredità del passato, ma una straordinaria occasione per difendere la nostra identità, le nostre qualità e proiettarle nel futuro. Un’idea ambiziosa di Italia passa anche dalla giusta valorizzazione di territori, comunità e talenti. E’ il presupposto da cui parte la legge sui piccoli comuni che propone misure per favorire la diffusione della banda larga, una dotazione dei servizi più razionale ed efficiente, itinerari di mobilità e turismo dolce, la promozione delle produzioni agroalimentari a filiera corta, il recupero dei centri storici in abbandono o a rischio spopolamento da riconvertire in alberghi diffusi, opere di manutenzione del territorio con priorità alla tutela dell’ambiente, la messa in sicurezza di strade e scuole, l’efficientamento energetico del patrimonio edilizio pubblico e interventi in favore dei cittadini residenti e delle attività produttive insediate nei centri minori”.