Roma, 3 giu – L’Italia è solo 20esima nella Ue per efficacia dell’ecosistema di startup nel 2018, ma è in recupero sul 2017 grazie a raddoppio dei finanziamenti in equity, crescita degli investimenti in scaleup, aumento di exit e unicorni. Lo dice il 360Entrepreneurial Index.
L’Italia si colloca al 20esimo posto sui ventotto paesi dell’Ue per efficacia del suo ecosistema di startup nel 2018, sotto la media europea, ma migliora sensibilmente rispetto al 2017 grazie all’aumento di finanziamenti e investimenti. Lo rivela il 360Entrepreneurial Index, calcolato dal Centro studi di Digital360 attraverso la prima ricerca in Italia che misura l’efficacia degli ecosistemi europei delle startup hi-tech finanziate con capitale di rischio sia dagli investitori istituzionali (Venture Capitalist) che dagli investori informali (business angel o family office).
Il nostro Paese è sotto la media europea, distante dalle economie comparabili come Regno Unito (2 posto), Germania (5) e Francia (11), superato da alcune nazioni di dimensioni minori che negli ultimi anni sono state in grado di creare condizioni strutturali molto positive per l’ecosistema imprenditoriale (come Estonia, Lettonia e Slovenia) e da alcuni Paesi che hanno puntato su un utilizzo aggressivo delle agevolazioni fiscali (come Irlanda, Lussemburgo e Cipro). Ma l’Italia mostra un importante recupero, guadagnando 5 posizioni rispetto al 2017, grazie al raddoppio dei finanziamenti in equity delle startup, alla crescita delle operazioni di investimento in scaleup, all’aumento di operazioni di Exit (quotazioni in borsa o acquisizioni) e di Unicorni (startup che raggiungono 1 miliardo di dollari di valorizzazione).
“Il miglioramento in tutte e tre le dimensioni considerate dal 360Entrepreneurial Index evidenzia come l’Italia sia riuscita ad innescare un circolo virtuoso nell’ecosistema imprenditoriale, che sta portando ad aumentare sia la quantità delle risorse investite in startup, che la qualità, cioè gli investimenti in scaleup, il numero di Exit e di Unicorni – afferma Andrea Rangone, Ceo di Digital360 -. Un segnale di miglioramento dell’efficacia dell’intero processo imprenditoriale: con l’aumentare degli investimenti in startup, infatti, crescono anche le operazioni di finanziamento delle scaleup, che alimentano, dopo un po’ di tempo, le Exit e gli Unicorni, che consentono di attrarre nuovi fondi e di rialimentare il ciclo con una magnitudine superiore. Per recuperare il ritardo con gli altri Paesi, però, l’Italia deve continuare sostenere le sue startup anche con adeguate decisioni politiche: le misure presenti nell’ultima legge di bilancio vanno in questa direzione, ma occorre accelerare l’emanazione dei decreti attuativi”.