Roma, 4 giu – La copertura di rete in banda larga e ultralarga realizzata al 2018 nelle zone grigie e nere è stata inferiore a quanto dichiarato nelle consultazioni precedenti. La copertura complessiva a fine 2018 è pari al 78% di quella prevista nella consultazione del 2015. Non risultano infatti coperti al 2018 circa 3,2 milioni di indirizzi civici. Lo spiega Infratel Italia, la società in-house del ministero dello Sviluppo economico, che ha completato il monitoraggio della consultazione aree grigie e nere, ovvero l’attività di aggiornamento della mappatura delle aree del territorio nazionale in cui l’offerta del servizio non è a fallimento di mercato.
I civici ‘neri’ (con presenza di almeno 2 infrastrutture distinte) che sono attualmente in grado di erogare servizi Over 100 Mbit/s, e che evolveranno ad almeno 1 Gbit/s, sono il 32,7% dei civici messi a consultazione.
La consultazione è iniziata il 18 gennaio e si è conclusa il 15 maggio 2019, dopo il completamento della fase di interazione e di chiarimento con gli operatori. Gli operatori hanno fornito i dati per ciascun indirizzo civico – oltre 19,8 milioni – ricadente nelle aree grigie e nere in 4.250 comuni italiani per 25,8 milioni di unità immobiliari. I rimanenti 12 milioni di indirizzi civici, in oltre 6.700 comuni italiani sono oggetto dell’intervento pubblico nelle cosiddette aree bianche.