Roma, 7 giu – L’Aquila che non si arrende ha una portentosa alleata: la scienza. Non solo i laboratori nazionali dell’Istituto nazionale di fisica nucleare, dove si cerca in questo momento l’evidenza della materia oscura, ma il Gran Sasso Science Institute. Istituito dal Governo nel 2012, il Gran Sasso Science Institute dell’Aquila è un progetto sostenuto dall’Ocse per il rilancio dello sviluppo dei territori terremotati dell’Abruzzo proprio in virtù della ricostituzione e del rafforzamento delle capacità del sistema didattico, scientifico e produttivo, realizzando un polo di eccellenza internazionale grazie alla valorizzazione di competenze e strutture altamente specialistiche già esistenti nel territorio. Con il GSSI si è inteso anche favorire l’attrazione di risorse di alto livello prevalentemente nel campo delle scienze di base, affidando all’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare il ruolo di soggetto attivatore.

Il GSSI fa dunque parte della struttura complessiva dell’Infn – l’ente che in Italia coordina e finanzia la ricerca in fisica nucleare, subnucleare e della fisica delle particelle elementari – che in queste terre vanta il centro di ricerca sotterraneo più grande e importante del mondo, quei Laboratori Nazionali del Gran Sasso, costruiti con lo scopo di sfruttare la protezione dalla radiazione cosmica, ottenuta con gli oltre mille e quattrocento metri di montagna sovrastanti, principale requisito per l’attività scientifica a cui sono dedicati.

Il Gran Sasso Science Institute, da allora ad oggi, ha sfruttato appieno le competenze e le strutture altamente specializzate già presenti nel territorio, come appunto i Laboratori Nazionali dell’Infn e l’Università dell’Aquila, contribuendo alla realizzazione nel capoluogo abruzzese del polo di eccellenza scientifica ed allo stesso tempo attraendo risorse grazie all’intermediazione tra ricerca e impresa.

Ma come funziona il GSSI? I corsi di dottorato si articolano nelle aree scientifiche di fisica, matematica e informatica, scienze sociali. Docenti, ricercatori e studenti sono reclutati a livello internazionale e questi ultimi hanno la possibilità di essere formati nelle attività di ricerca anche attraverso la collaborazione diretta con scienziati. E in questo il legame con i Laboratori Nazionali – utilizzati da scienziati provenienti da 32 Paesi diversi – offre opportunità davvero uniche. Anche, se non soprattutto grazie alla guida di Eugenio Coccia, primo e finora unico Rettore della Scuola Universitaria Superiore “Gran Sasso Science Institute”, già direttore dei Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’Infn dal 2003 al 2009 e del Gssi nel suo triennio sperimentale dell’Istituto, attivato all’Aquila nel 2013 dall’Infn. Fisico sperimentale, professore ordinario all’Università di Roma “Tor Vergata”, Coccia è conosciuto per la sua attività nella fisica astroparticellare e in particolare nella ricerca delle onde gravitazionali. Ed è tra gli autori della loro recente scoperta e delle prime osservazioni dirette dei buchi neri.

Unico quindi il rapporto tra il GSSI e L’Aquila, di cui più che soggetto aggiunto è emanazione diretta. Con rapporti costanti con il territorio, come ad esempio in occasione dell’edizione 2019 di #FuturaL’Aquila, appuntamento dedicato all’innovazione didattica e digitale della scuola italiana: tre giorni di formazione, dibattiti, esperienze, dedicata al Piano nazionale per la scuola digitale che si svolgerà fino al 7 giugno. Nel corso di questa iniziativa formativa sono previste attività rivolte a dirigenti, docenti, animatori digitali e team per l’innovazione, personale scolastico, studentesse e studenti, in diverse aree tematiche e ospitate nei palazzi storici e negli edifici del centro storico. Le piazze, le strade e i palazzi del centro storico si animeranno così con attività didattiche innovative, sfide digitali, gare di robotica, di tinkering (metodo educativo che consente a bambini e ragazzi di apprendere le materie STEAM, Scienze, Tecnologia, Ingegneria, Arte e Matematica giocando), di making, di realtà virtuale, di gaming, hackathon e simulazioni, debate, workshop per docenti, digital art, digital music, buone pratiche digitali, partite di calcio digitali, e tante altre installazioni per il futuro degli apprendimenti.

Il GSSI partecipa con la conferenza del Rettore Eugenio Coccia “A lezione con Einstein” e con la Master Class di Paolo Ferragina su” Big data, algoritmi e intelligenza artificiale nella didattica: il caso dei motori di ricerca”.