New York, 10 giu – United Technologies (Utc) e Raytheon hanno annunciato la loro fusione alla pari, che creerà un gigante nel settore aerospaziale e della difesa. I due gruppi, al momento, hanno un valore di mercato di circa 166 miliardi di dollari, che scenderà con gli spinoff da United Technologies di Otis (ascensori) e Carrier (sistemi di aerazione) entro la prima metà del 2020, restando comunque sopra i 100 miliardi.
La nuova società, che si chiamerà Raytheon Technologies Corp., sarà il secondo gruppo mondiale nel settore aerospaziale e della difesa, alle spalle di Boeing, con un fatturato annuale di circa 74 miliardi di dollari. L’accordo prevede che gli azionisti di Utc detengano il 57% delle azioni del nuovo gruppo, con il 43% assegnato agli azionisti di Raytheon.
La fusione – che dovrebbe completarsi entro la prima metà del 2020, dopo gli spinoff programmati – unirà il produttore dei motori Pratt & Whitney – usati per aerei commerciali come l’Airbus SE A320neo e per aerei da combattimento come l’F-35 – con Raytheon, il quarto gruppo statunitense nel settore della difesa, che per esempio produce il sistema missilistico Patriot.
La nuova società, di base a Boston, avrà come Ceo il presidente e amministratore delegato di United Technologies, Greg Hayes, con l’omologo di Raytheon, Thomas Kennedy, come presidente. La fusione, hanno detto i top manager, servirà a risparmiare un miliardo di dollari in costi e ad aumentare la spesa in ricerca.