Roma, 10 giu – Il Prosecco è il vino italiano più conosciuto e più bevuto nel mondo con un aumento record delle esportazioni che è stato del 25% nel 2019 con la previsione di arrivare al valore di un miliardo a fine anno. E’ quanto afferma la Coldiretti sulla base dei dati Istat relativi al primo bimestre nell’esprimere apprezzamento dopo che l”Icomos, l’organo consultivo dell’organizzazione Onu, che ha deciso di “raccomandare le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene per l’iscrizione nella Lista dei Patrimoni Mondiali dell’Unesco. Un risultato atteso che riconosce l’importanza di un territorio dallo straordinario valore storico, culturale e paesaggistico in grado di esprimere una produzione che ha saputo conquistare apprezzamenti su scala mondiale.
Delle 466 milioni di bottiglie Doc vendute lo scorso anno circa 2 su 3 sono state vendute all’estero dove la Gran Bretagna – continua la Coldiretti – è di gran lunga il Paese che ne consuma di piu’. La produzione è intimamente connessa con le caratteristiche del territorio e del meraviglioso paesaggio delle Colline del Prosecco di Conegliano-Valdobbiadene. L’ Italia può contare su molti “tesori” già iscritti nella Lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell’Unesco
L’elenco tricolore comprende l’Opera dei pupi (iscritta nel 2008), il Canto a tenore (2008), la Dieta mediterranea (2010) l’Arte del violino a Cremona (2012), le macchine a spalla per la processione (2013) e la vite ad alberello di Pantelleria (2014), l”arte dei pizzaiuoli napoletani (2017), la Falconeria, iniziativa cui l’Italia partecipa assieme ad altri 17 Paesi e dal nove,mbre 2018 l'”Arte dei muretti a secco” sulla base della candidatura avanzata dall’Italia con Croazia, Cipro, Francia, Grecia, Slovenia, Spagna e Svizzera. Accanto al patrimonio culturale immateriale, l’Unesco ha riconosciuto nel corso degli anni anche un elenco di siti, e proprio l’Italia è lo stato che ne vanta il maggior numero a livello mondiale.