Roma, 19 giu – Ad aprile 2019 si stima una crescita congiunturale per entrambi i flussi commerciali con l’estero, più intensa per le importazioni (+0,9%) che per le esportazioni (+0,3%). L’aumento congiunturale dell’export – rileva l’Istat – è da ascrivere all’incremento delle vendite sia verso i mercati extra Ue (+0,4%) sia verso l’area Ue (+0,2%). La crescita dell’export su base annua è pari a +5,8% ed è determinata dall’aumento delle vendite registrato sia per l’area extra Ue (+6,7%) sia per quella Ue (+5,2%). Analogamente le importazioni sono in aumento (+6,7%) sia dai mercati extra Ue (+7,4%) sia dall’area Ue (+6,1%).

Tra i settori che contribuiscono positivamente alla variazione tendenziale dell’export nel mese di aprile 2019, si segnalano articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+39,1%), prodotti alimentari, bevande e tabacco (+13,3%) e macchinari e apparecchi n.c.a. (+4,8%). Diminuiscono su base annua gli autoveicoli (-10,2%) e i prodotti petroliferi raffinati (-12,5%).

Su base annua, i paesi che contribuiscono maggiormente all’incremento delle esportazioni sono Svizzera (+24,8%), Stati Uniti (+6,1%), Francia (+3,9%) e Germania (+3,0%) mentre si registra una flessione delle vendite verso la Turchia (-15,5%) e i paesi Opec (-5,1%).

Nei primi quattro mesi del 2019, l’aumento su base annua dell’export (+2,9%) è determinato principalmente dalle vendite di prodotti tessili e dell’abbigliamento, pelli e accessori (+7,2%), metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (+4,4%), prodotti alimentari, bevande e tabacco (+8,0%) e articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+20,5%).

Si stima che il surplus commerciale diminuisca di 101 milioni di euro (da +2.985 milioni ad aprile 2018 a +2.885 milioni ad aprile 2019). Nei primi quattro mesi dell’anno l’avanzo commerciale raggiunge +11.027 milioni (+24.718 milioni al netto dei prodotti energetici).