Roma, 19 giu – Nel primo trimestre 2019 si osserva un contenuto aumento dell’occupazione sia rispetto al quarto trimestre 2018 sia su base annua. Queste dinamiche si sono sviluppate in un contesto di lieve aumento congiunturale del Pil (+0,1%) dopo due trimestri di leggero calo (-0,1%); l’input di lavoro misurato in termini di Ula (Unità di lavoro equivalenti a tempo pieno) registra una dinamica significativamente più accelerata rispetto a quella del Pil (+0,4 sotto il profilo congiunturale e +1,1% in termini tendenziali). E’ quanto emerge dalla Nota trimestrale congiunta sulle tendenze dell’occupazione relativa al primo trimestre 2019 diffusa dall’Istat, dal ministero del Lavoro e delle politiche sociali, da Inps, Inail e l’Anpal.
Il tasso di occupazione destagionalizzato si porta al 58,7% (+0,1 punti in confronto al trimestre precedente) come sintesi dell’aumento di quello femminile e della stabilità di quello maschile. L’indicatore supera di oltre tre punti il valore minimo del terzo trimestre 2013 (55,4%) tornando ai livelli pre-crisi e sfiorando il livello massimo del secondo trimestre del 2008 (58,8%).
Dal lato dell’offerta, che include tutte le forme di lavoro autonomo e alle dipendenze, nel primo trimestre 2019 l’occupazione stimata al netto degli effetti stagionali sulla base della Rilevazione sulle forze di lavoro dell’Istat è pari a 23 milioni 230 mila persone, in crescita su base annua (+0,6%, +144 mila) e rispetto al trimestre precedente (+0,1%, +25 mila).
La disoccupazione e l’inattività si riducono in termini sia tendenziali sia congiunturali. Si assiste a un aumento tendenziale (+0,5 punti) e congiunturale (+0,1 punti) del tasso di occupazione, al calo del tasso di disoccupazione in entrambi i confronti (-0,5 e -0,2 punti, rispettivamente) e alla diminuzione tendenziale (-0,2 punti) del tasso di inattività che resta invece stabile a tre mesi di distanza.