Roma, 24 giu – Dall’inizio di giugno più di cento fra operatori e volontari del WWF sono sulle spiagge di Sicilia, Calabria, Basilicata, Puglia e Toscana per individuare e mettere in sicurezza i nidi delle tartarughe marine.

Il progetto Tartarughe marine del WWF Italia, attivo da ormai 20 anni, ha permesso di censire decine di nidi e di individuare le spiagge più sensibili per la nidificazione delle tartarughe in Italia.

Quest’anno, oltre il progetto Life Euroturtles, che per il terzo anno si svolge in collaborazione con altri cinque paesi del Mediterraneo, è stato avviato TartAmar Calabria, un nuovo progetto (finanziato dalla Regione Calabria con fondi del Piano Operativo Regionale 2014-2020), che prevede il monitoraggio delle coste dell’alto Tirreno e Ionio cosentino, non solo attraverso il pattugliamento mattutino delle spiagge, ma anche mediante l’uso di droni, bici elettriche e, in via sperimentale, anche con una vela a motore.

Il WWF non solo è impegnato nella tutela dei lidi, ma anche in tantissime attività di recupero e cura delle tartarughe marine, che vengono realizzate nei centri di recupero di Molfetta, Torre Guaceto, Policoro, Capo Rizzuto e di Massa, da numerosi attivisti.