Roma, 24 giu – Sono 97.279 i reclami complessivamente ricevuti dalle imprese italiane ed estere del settore assicurativo nel 2018. Si riducono dell’8,6% quelli ricevuti da imprese italiane e crescono del 9% quelli ricevuti da imprese estere. Lo ha reso noto l’Ivass, Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni

I reclami dei consumatori sono una “cartina al tornasole” del livello di qualità dei prodotti e servizi assicurativi. Le imprese sono tenute a trasmettere i dati sui reclami all’Ivass e a pubblicarne sul sito un rendiconto annuale sull’attività di gestione.

Nel corso del 2018 le imprese di assicurazione italiane ed estere operanti in Italia hanno appunto ricevuto complessivamente 97.279 reclami, di cui: 45.896 (47% del totale) riguardanti il ramo r.c.auto; 35.561 (37% del totale) relativi ai rami danni diversi dalla r.c.a.; 15.822 (16% del totale) relativi ai rami vita.

L’andamento annuale dei reclami complessivi del business danni e vita conferma la tendenza decrescente già evidenziata in occasione delle precedenti rilevazioni: rispetto al 2017, si registra infatti una riduzione del 6,44%.

L’aumento più consistente, anche in termini assoluti (+1.035 reclami), interessa i reclami presentati dagli assicurati alle imprese estere per i rami danni non r.c.auto.
Per quanto riguarda le imprese italiane, il comparto nel quale si concentra il maggior numero di reclami è ancora quello della r.c.auto (50% del totale).

I dati riguardanti le imprese Ue permettono invece di rilevare come sia il peso percentuale dei reclami relativi ai rami danni diversi dalla r.c.auto a spiccare sugli altri (50%, contro il 31% della r.c.auto e il 19% del comparto vita).