Roma, 24 giu – Quasi 3,5 miliardi di euro. A tanto ammonta la spesa degli italiani per i bambini in età 3-13 anni (pari a circa 6,2 milioni di individui). A rivelarlo è Doxa mettendo a sistema i valori economici di otto maxi comparti: cinema, libri, TV, giocattoli, videogiochi, cartoleria, parchi e acquari, ed edicola. E calcolando il solo impatto dei consumi kids.
Nel corso del 2018 il comparto che cresce di più è quello dei videogiochi con un balzo del 10% a quota 204 milioni di euro. Resta incontrastato il peso dei giocattoli con la sorpresa “bambole” che arrivano a pesare quasi un quinto del totale segmento.
I giocattoli da soli valgono quasi la metà dell’intero mercato kids con un totale di 1,6 miliardi di euro di spesa nel corso del 2018. E attenzione: si tratta sempre di dati relativi al target 3-13 anni «depurati» dalla miniera d’oro di quello che gli addetti ai lavori chiamano il comparto Infant & Toddler (0-3 anni).
In seconda posizione sul totale dei consumi kids ci soni i parchi divertimento e gli acquari con uno share del 12% e un giro d’affari di 430 milioni di euro per un totale di 15 milioni di presenze registrate nel corso del 2018. In Italia ci sono più di 150 tra parchi tematici, parchi acquatici e parchi faunistici e naturalistici, ai quali si aggiungono oltre 240 tra parchi avventura, acquari e strutture di edutainment.
Il comparto davvero in crescita è quello dei videogiochi con un fatturato stimato per la sola parte kids di 204 milioni di euro e un balzo del 10% in 12 mesi.