Roma, 25 giu – A pochi giorni dalla prima scadenza fiscale, il primo luglio, tributaristi e consulenti fiscali chiedono di fare chiarezza sugli Indici sintetici di affidabilità fiscale (Isa) e invocano rispetto del loro ruolo. Dopo la riunione indetta dall’Agenzia delle Entrate proprio sugli Isa, lo scorso 20 giugno, i presidenti di Ancit, Associazione Nazionale dei Consulenti Tributari Italiani, Ancot, Associazione Nazionale Consulenti Tributari, Ati, Associazione Tributaristi Italiani, Int, Istituto Nazionale Tributaristi hanno diramato un appello congiunto.
“A pochi giorni dalla prima scadenza fiscale, dobbiamo ancora aspettare la pubblicazione del Dpcm che dovrebbe prorogare questa data. Ora una modifica al Decreto Crescita, sposta i termini al 30 settembre. Si tratta di una situazione di confusione ed incertezza che crea sfiducia, aumentando le difficoltà per i contribuenti e per gli intermediari fiscali iscritti alle nostre Associazioni”, avvertono le associazioni.
“Proprio i nostri iscritti – proseguono – hanno ricevuto la prima release del software sugli Isa, ma già sono iniziate le prime osservazioni che porteranno a brevissimo ad una seconda release.
Si attende per tempo dalla stessa Agenzia delle Entrate una Circolare in merito. Lo scorso anno abbiamo votato, nella commissione Ministeriale Isa, già studi di settore, il rinvio dei primi Indici per partire tutti insieme. Oggi si sta facendo un grande lavoro e sicuramente nel prossimo futuro ne capiremo la portata epocale, così come già per la fatturazione elettronica”.
“E’ chiara allora la necessità di una profonda riprogrammazione dell’agenda tributaria che tenga in debito conto il lavoro dei tributaristi da noi rappresentati. I nostri associati – concludono le Associazioni – chiedono la possibilità di poter lavorare, senza nulla a pretendere, se non la chiarezza negli adempimenti. Ora la politica e la PA facciano la loro parte, nell’interesse dei cittadini/contribuenti e rispettando il lavoro dei professionisti, che di fatto svolgono una funzione pubblica in qualità di intermediari tra il Contribuente e l’Amministrazione Finanziaria”.