Milano, 25 giu – Italia miglior performer d’Europa nelle vendite tax free. A maggio il Bel Paese oltre ad incrementare le vendite tax free del 10%, a fronte di un +5% negli arrivi internazionali, ha visto aumentare anche il valore medio per singola transazione del 4%. Una tendenza, emerge dai dati elaborati da Planet, significativamente positiva che supera quella dei cugini francesi e che porta l’Italia ad essere l’unico paese dell’Eurozona ad aver registrato crescite in tutti gli indicatori chiave del settore nell’aggregato dei primi 5 mesi dell’anno. Da inizio 2019 infatti, rispetto all’anno precedente, l’Italia ha registrato un +7% nelle vendite tax free, un +4% nel volume di transazioni, un +2% nello scontrino medio e un +3% negli arrivi internazionali.
Dal punto di vista delle nazionalità, le vendite tax free effettuate in Italia a maggio hanno visto prevalere la crescita dei turisti statunitensi, con un +31% anno su anno. Seguono i cinesi con +13%. Cambia la composizione del podio invece se ci si basa sulla quota di mercato detenuta, vedendo in testa la Cina con il 39% di market share, gli Stati Uniti con il 10% e la Russia con l’8%. Stesso ordine per un podio basato sul valore medio per singola transazione, la Cina domina con 1.155 euro, seguono gli americani con 1.032 euro e i russi con 702 euro.
A livello europeo la performance dello shopping esentasse a maggio si è mantenuta in linea col trend positivo del mese precedente, con una crescita nelle vendite tax free estremamente rilevante del 7%. Questo incremento, seppur leggermente in calo rispetto al +11% registrato ad aprile, segna l’ottavo mese consecutivo di crescita del comparto in Europa. La crescita ha interessato tutti i primi cinque mercati di destinazione, con Italia e Spagna che hanno registrato le migliori performance;
rispettivamente +10% e +7%. Mentre, dal punto di vista delle nazionalità di appartenenza degli shopper, Stati Uniti e Taiwan hanno registrato i migliori risultati del mese, con una crescita rispettivamente del 23% e del 15%. Considerando l’aggregato da inizio anno invece, i flussi turistici extra europei verso il continente sono aumentati del 4% rispetto allo stesso periodo del 2018, gli acquisti tax free sono cresciuti del 5% e il valore medio per singola transazione del 4%. Uno scenario positivo e stabile che lascia ben sperare per i prossimi mesi.
Il comparto tax free europeo comincia a dare i primi segnali di ripresa per i cittadini russi. Per la prima volta da oltre un anno gli acquisti esentasse effettuati da questi turisti hanno mantenuto un segno positivo per due mesi consecutivi (+3% ad aprile e +1% a maggio) e sebbene siano ancora in calo sull’aggregato da inizio anno (-10%), questi risultati segnano un significativo miglioramento della situazione. L’estesa performance negativa della Russia è stata guidata da vari fattori, dal calo nel prezzo del petrolio alle conseguenze delle decisioni geopolitiche prese negli ultimi anni dal governo. Di estrema importanza anche le continue fluttuazioni del rublo, che con un aumento anno su anno del +4,3% in aprile e del +0,7% in maggio, sembra essere stato il principale driver delle recenti buone performance. Spostandoci più ad est, è bene segnalare come nell’ultimo anno l’Europa abbia goduto di un flusso incrementato di turisti giapponesi, con una crescita media mensile nelle vendite esentasse attestatasi al +18% e un picco nel mese di maggio del +51% rispetto a maggio 2018. Questi risultati sono riconducibili agli High Net Worth Individuals del paese, che rappresentano il 17% della popolazione e che non hanno risentito del rallentamento nell’economia del paese nel primo trimestre 2019. Con uno scontrino medio di 616 euro, in crescita del 6% rispetto al 2018, il potere di spesa degli acquirenti giapponesi continua ad aumentare e colloca il paese fra i primi a livello globale per situazione macroeconomica favorevole.