Roma, 26 giu – Novità in vista per il piccolo Comune di Introdacqua, poco più di 2mila abitanti nella valle Peligna in provincia dell’Aquila in Abruzzo. La piccola stazione del Paese da cui partirono centinaia e centinaia di uomini e donne, con la valigia di cartone, nel Dopoguerra, compreso Pascal D’Angelo, il poeta della pala e del piccone, forse il simbolo che più incarna ciò che è stata l’emigrazione regionale abruzzese, diventerà un museo.
Rete Ferroviaria Italiana proprietaria della linea Sulmona Carpinone e di tutte le stazioni, i caselli dislocati lungo la ferrovia, ha deciso che la restaurerà. I lavori di ripulitura dell’area sono iniziati in questi giorni. Due le strutture, l’edificio centrale di due piani (il piano terra che ospitava la sala d’attesa e i locali del capostazione e il piano superiore per il personale in servizio) e un’altra piccola struttura utilizzata per lo scalo merci.
Terminato il restauro, Rfi vuole lanciare un concorso di idee per fare in modo che la stazione di Introdacqua diventi un punto di riferimento e un polo d’attrazione che possa sviluppare, attraverso la memoria e la storia della ferrovia, turismo ed economia: la stazione di Introdacqua è la prima fermata della linea ferroviaria Sulmona-Carpinone, che dopo essere stata chiusa, sta rivivendo una seconda giovinezza con la Transiberiana d’Abruzzo, il treno d’epoca che ogni settimana trasporta centinaia di viaggiatori.