Roma, 28 giu – A luglio verranno pagate ai pensionati circa 3.150.000 quattordicesime. Lo ha ricordato l’Inps spiegando che la quattordicesima mensilità di pensione viene attribuita d’ufficio dall’Istituto, senza presentazione di alcuna domanda, in presenza di tutti gli elementi necessari per la verifica reddituale di ammissione al beneficio.
Per raggiungere d’ufficio il maggior numero di soggetti, nell’ultima settimana di giugno è stata effettuata una lavorazione aggiuntiva con l’emissione di un pagamento distinto dal cedolino mensile. Anche i pagamenti della lavorazione suppletiva saranno effettuati comunque nel mese di luglio. Inoltre a dicembre 2019 saranno corrisposti, sempre d’ufficio, i ratei di 14ma a coloro che compiranno l’età di accesso al beneficio (64 anni) nel secondo semestre del 2019, ovvero che sono divenuti titolari di pensione nel corso del 2019. Si rammenta che il diritto alla 14ma viene verificato rispetto a requisiti di età, contribuzione e reddito.
Quanto ai redditi, per l’anno 2019 devono essere valutati due elementi. Nel caso di prima concessione (rientrano in tale casistica tutti coloro che negli anni precedenti non abbiano percepito la somma aggiuntiva), tutti i redditi posseduti dal soggetto nell’anno 2019; nel caso di concessione successiva alla prima, i redditi per prestazioni per le quali sussiste l’obbligo di comunicazione al Casellario centrale dei pensionati conseguiti nel 2019 e i redditi diversi da pensioni conseguiti nel 2018.
L’accertamento viene effettuato sempre in automatico in base alle informazioni disponibili negli archivi informatici per ciascun pensionato sia per i redditi da Casellario pensioni, sia per i redditi diversi.
In assenza, per l’anno 2018 o 2019, delle informazioni reddituali diverse da pensioni, e per assicurare comunque con tempestività il pagamento della 14ma, sono stati utilizzati i redditi degli anni precedenti, risalendo fino al 2015. Per tale ragione la somma viene corrisposta in via provvisoria e la sussistenza del diritto sarà verificata in via definitiva sulla base della dichiarazione dei redditi del 2018 e 2019