New York, 28 giu – Il secondo e ultimo round degli stress test della Federal Reserve per il 2019 è stato superato dalle 18 maggiori banche americane analizzate ma ad una è stato chiesto di risolvere alcuni problemi. Si tratta di Credit Suisse: la divisione statunitense dell’istituto svizzero deve risolvere entro il prossimo 27 ottobre alcune debolezze trovate nella sua pianificazione dei capitali. Fino a quando non risolverà i dubbi della Fed, la distribuzione di capitali da parte del gruppo d’Oltralpe dovrà restare ai livelli del 2018.

E’ quanto emerso dal cosiddetto Comprehensive Capital Analysis and Review, in base al quale i livelli di capitali dei gruppi sono “forti e virtualmente tutti” rispettano le attese dell’istituzione guidata da Jerome Powell. Di conseguenza, possono distribuire dividendi e riacquistare titoli propri come pianificato.

Subito dopo la distribuzione dei risultati degli stress test, le banche hanno annunciato come intendono premiare i soci. Citigroup, per esempio, aumenterà la cedola a 51 da 45 centesimi per titolo ed effettuerà un buyback di 21,5 miliardi nel corso di un anno. Morgan Stanley ha alzato il dividendo a 35 da 30 centesimi per titolo e il buyback a 6 da 4,7 miliardi. JPMorgan ha autorizzato riacquisti di titoli propri fino a 29,4 miliardi tra il prossimo primo luglio e il 30 giugno del 2020; la cedola sale di 10 centesimi a 90 centesimi per azione.