Roma, 28 giu – A maggio 2019 si stima un lieve incremento congiunturale dell’indice dei prezzi alla produzione dell’industria (+0,1%), su base annua la crescita è pari a +1,5%. Lo rende noto l’Istat, aggiungendo che per lo stesso mese si stima che i prezzi alla produzione delle costruzioni crescano dello 0,5% in termini congiunturali, mentre decrescano dello 0,4% su base annua.
Sul mercato interno i prezzi alla produzione dell’industria rimangono invariati su aprile e aumentano dell’1,8% su base annua. Al netto del comparto energetico, la variazione congiunturale è pari a +0,2% mentre l’incremento tendenziale è pari a +0,8%.
Sul mercato estero la variazione congiunturale è lievemente positiva (+0,1%), risultato di una variazione nulla per l’area euro e di un aumento dello 0,1% per l’ area non euro. Su base annua si registra un aumento dello 0,5% (+0,6% area euro, +0,3% area non euro).
Nel trimestre marzo-maggio 2019 si stima una flessione congiunturale dei prezzi alla produzione dell’industria (-0,9%).
Dall’inizio del 2019 si rileva una crescita tendenziale del 2,6%; la dinamica dei prezzi è più sostenuta sul mercato interno (+3,2%) rispetto a quello estero (+0,7%).
Ancora a maggio, per il mercato interno le variazioni tendenziali positive più significative sono quelle dei settori dei mezzi di trasporto e dei prodotti farmaceutici (+2,4% per entrambi) e quella del settore delle industrie tessili (+1,9%).
Per il mercato estero si segnala la variazione positiva del settore dei prodotti chimici (+1,9%) per l’area euro, per l’area non euro quella del settore alimentare e del settore del legno carta e stampa (entrambi +1,6%). Con riguardo, inoltre, ai prodotti petroliferi raffinati, la variazione su base annua per l’area euro è pari a +10,5% mentre sul mercato interno e sull’area non euro le variazioni sono, rispettivamente, -1,2% e -1,8%.