Roma, 1 lug – Un mercato da 537 milioni di euro di fatturato, molto concentrato e con elevate barriere all’ingresso, rappresentato per i tre quarti dalle aree giuridica e fiscale. Sono i macro trend confermati dall’annuale indagine sull’editoria professionale di Cerved-Databank, che quest’anno sancisce il sorpasso del digitale sulla carta. Nel 2018 oltre il 60% del fatturato è infatti stato realizzato nel segmento dell’editoria elettronica online e dei software gestionali, sempre più interattivi e integrati.
Iin un contesto in cui i supporti tradizionali registrano segno negativo, l’editoria elettronica online, che include banche dati, servizi internet e portali tematici, cresce del 3% nel 2018 a oltre 200 milioni di euro di giro d’affari. Segue nel trend positivo il segmento dei software gestionali in ambito fiscale, aziendale, paghe, contabilità e nell’area legale, in aumento del 2,4% a circa 130 milioni, grazie soprattutto allo sviluppo di proposte innovative e cloud che da una parte integrano i contenuti editoriali, come per esempio le banche dati, e dall’altra facilitano il professionista nella gestione del suo lavoro e dello studio, dalla fatturazione elettronica alla firma digitale e al processo civile telematico.
Secondo le stime nel 2019 questa tendenza sarà ancora più marcata con l’editoria elettronica online prevista ancora in crescita del +5,7% e i software del 3,5% fino a rappresentare il 65% di tutto il mercato dell’editoria professionale. Un mercato, inoltre, in cui è sempre più strategico il rapporto tra gli editori e i professionisti, come dimostra il dato dell’indagine sul contesto distributivo che ribadisce il peso predominante (75% delle vendite complessive) del canale diretto, per il 45% rappresentato dal door to door svolto dagli agenti di vendita e per il 30% dall’e-commerce e dalle vendite per corrispondenza.
In questo contesto di mercato, caratterizzato da una forte spinta alla digitalizzazione dei contenuti, Giuffrè Francis Lefebvre (Gfl) consolida la sua leadership tra i quattro grandi player del settore, che insieme presidiano il 57% del mercato.