Roma, 1 lug – Nel 2018 le vendite delle imprese industriali e dei servizi privati non finanziari con almeno 20 addetti hanno sensibilmente rallentato. Vi hanno contribuito l’indebolimento della domanda interna e l’inatteso progressivo deterioramento del ciclo internazionale. E’ quanto emerge da un’indagine della Banca d’Italia.
La crescita media dei prezzi di vendita si è ridotta, dopo l’aumento registrato nel 2017; tuttavia, tenuto conto del fatturato, è nuovamente diminuita la quota delle imprese che hanno ridotto i prezzi ed è salita quella di chi li ha aumentati di almeno il 2 per cento.
Nelle attese delle imprese, sia il ritmo di crescita delle vendite sia quello dei prezzi resterebbero deboli anche nel 2019. La domanda di lavoro è ancora cresciuta nel complesso dell’anno.
Nel 2018 la spesa per investimenti è aumentata, a prezzi costanti, a un ritmo sostanzialmente analogo a quello dell’anno precedente, sospinta soprattutto dall’accumulazione delle imprese di medie dimensioni. Secondo i piani formulati dalle imprese, la spesa complessiva resterebbe nel 2019 sui livelli del 2018. I marcati piani di espansione delle grandi imprese, che in passato hanno sostenuto l’accumulazione in misura modesta, compenserebbero la riduzione tra le imprese di piccole e medie dimensioni, che l’hanno invece trainata dal 2016.
Nel 2018 la produzione delle imprese edili con almeno 10 addetti ha ricominciato a crescere dopo una lunga fase di contrazione. All’andamento positivo dell’edilizia privata si è contrapposto un nuovo calo della produzione di opere pubbliche.