Roma, 2 lug – Sogin ha ospitato, dal 18 al 21 giugno, il primo workshop internazionale sul tema dell’economia circolare nel decommissioning nucleare, organizzato dall’International Atomic Energy Agency (IAEA). L’evento “Application of Sustainability Principles and Circular economy to Nuclear Decommissioning” è stato un momento di confronto con gli esperti dell’Agenzia e gli operatori del settore – sia nazionali che provenienti da Francia, Germania, Giappone, Slovacchia, Spagna, Svezia e Regno Unito – su best practices e innovazione in tema di economia circolare.
Al contempo Sogin (società di Stato incaricata del decommissioning degli impianti nucleari e della messa in sicurezza dei rifiuti radioattivi) ha presentato il documento di analisi sulla sua strategia di economia circolare sul quale ha acquisito le osservazioni degli esperti. Il workshop si è articolato in sessioni tecniche, compresa una site visit alla centrale nucleare di Latina, e in una sessione plenaria. A quest’ultima, che si è svolta il 20 giugno a Roma presso il Palazzo delle Esposizioni, sono intervenuti, fra gli altri, il Direttore della Divisione Nuclear Fuel Cycle and Waste Technology, Christophe Xerri, il Presidente dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, Stefano Laporta, il Direttore dell’Ispettorato Nazionale per la Sicurezza Nucleare e la Radioprotezione, Maurizio Pernice, e i vertici Sogin con il Presidente Marco Ricotti e l’AD Luca Desiata.
Nelle diverse sessioni è stato approfondito il quadro normativo europeo e nazionale, anche relativo agli appalti pubblici, in materia di economia circolare e sono state analizzate le diverse modalità di gestione dei materiali riciclabili provenienti dalle attività di disattivazione degli impianti nucleari, individuandone opportunità e criticità.
Per gli esperti del seminario, l’applicazione dei principi di economia circolare contribuisce a rendere il decommissioning un processo sostenibile, favorendo lo sviluppo dell’area anche dopo il rilascio del sito. In particolare, Sogin ha illustrato la propria strategia di economia circolare, che rafforza l’impegno che da sempre pone per minimizzare i rifiuti prodotti e massimizzare il volume dei materiali da inviare a recupero.
Tale strategia si sviluppa su tre driver principali: il riciclo dei materiali smantellati; il riutilizzo di strutture, sistemi e componenti durante i lavori di dismissione; la riduzione dell’impatto ambientale in ogni fase dei lavori. La loro piena implementazione è realizzabile attraverso politiche di green engineering e green public procurement.