Roma, 3 lug – Nuova zampata di Donald Trump sulla Federal Reserve. Poche ore dopo che in Europa capi di Stato e di governo hanno designato la direttrice del Fmi, Christine Lagarde, per succedere a Mario Draghi alla guida della Bce, un avvicendamento che fa sperare nella continuità, magari con un cambio di stile, sulla linea monetaria, oltre Atlantico dalla Casa Bianca è giunta una nomina di diverso tenore sul board della Fed. Trump ha infatti scelto Judy Stelton, già consulente economica dello stesso presidente e attualmente nel direttorio della Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo, assieme a Christopher Waller, capo economista della Fed di Saint Louis.
E’ soprattutto la Shelton a richiamare attenzione, date le sue posizioni apertamente critiche sulla Fed di cui ha contestato perfino il potere di fissare i tassi di interesse. Sostenitrice del gold standard, sistema che vuole vincolare la moneta alle riserve di oro, totalmente abbandonato dagli Usa da oltre 40 anni, in una recente intervista ha detto che vorrebbe una nuova conferenza tipo Bretton Woods per ridisegnare il sistema monetario internazionale. E che sarebbe “grandioso” tenerla a Mar-a-Lago, dove Trump ha la sua residenza estiva.
Più di recente ha affermato che la Fed dovrebbe procedere ad un taglio dei tassi di interesse il prima possibile (anche se in precedenza aveva criticato la fed per avere azzerato i tassi). La nomina giunge dopo che Trump ha moltiplicato le critiche verso la Fed e il suo presidente, Jerome Powell, da lui stesso nominato, per non aver ancora effettuato un ammorbidimento della linea monetaria. Sui mercati intanto si è consolidata l’attesa per un taglio dei tassi da parte dell’istituzione a luglio. Attesa che con la nomina di Shelton non potrà che rafforzarsi. Gli analisti citati dai quotidiani Usa invece giudicano appropriata la nomina di Waller.