Roma, 3 lug – Il mercato degli investimenti pubblicitari a fine 2019 chiuderà a +0,5%. È il quinto anno di seguito con il segno positivo e un tasso di crescita contenuto ma comunque superiore a quello del Pil, che resterà invece vicino allo zero.
In occasione di UPA 2019, assemblea che riunisce tutto il mondo della comunicazione e degli investitori pubblicitari, il presidente Lorenzo Sassoli de Bianchi ha fornito un quadro aggiornato del mercato dell’advertising.
Un mercato attraversato in questi anni da un profondo cambiamento, che ne ha ridisegnato radicalmente il profilo. Una trasformazione che i dati più recenti (aprile 2019) confermano, con la tenuta del sistema televisivo, sceso però sotto la soglia del 50% degli investimenti complessivi (45,4%), e l’ulteriore decrescita di quotidiani (-10.8%) e periodici (-14,2%), che hanno ormai perso, in termini di ricavi pubblicitari, oltre i due terzi del valore pre-crisi (2008).
Le piattaforme search, social e video hanno invece fatto registrare l’ennesimo anno di forte crescita (+9,8%) e oggi rappresentano il secondo aggregato per raccolta pubblicitaria dopo i broadcaster. I ricavi digitali degli editori tradizionali crescono dell’1,2%, compensando marginalmente la contrazione della raccolta in questo settore. Positivo l’andamento del sistema radiofonico (+2%, previsto a maggio), che con un certo dinamismo sta recuperando i valori pre-crisi.
“C’è un aspetto problematico – ha commentato Sassoli de Bianchi – di questo mercato molto polarizzato che merita di essere sottolineato: un quarto degli investimenti sul web è tecnicamente ignoto. Se sulle Tv, ad esempio, ogni azienda può confrontare i propri investimenti con quelli dei competitor, sulle principali piattaforme digitali non è possibile conoscere né le dimensioni degli investimenti, né la loro tipologia.”
L’evento UPA 2019 è stata l’occasione per sottolineare la rilevanza del progetto Auditel fortemente supportato dalla stessa UPA (Utenti Pubblicità Associati). Dopo la realizzazione del SuperPanel, infatti, la nuova misurazione degli ascolti sui device digitali e sulla SmartTv costituisce un passo fondamentale verso l’evoluzione della misurazione delle audience su qualsiasi schermo, dai 42 milioni di Tv ai 44 milioni di smartphone ai 7 milioni di tablet.