Roma, 5 lug – Nel 2018 la spesa media per famiglia legata ai consumi di acqua è stata di 306 euro, il 39% per spese legate all’acquedotto. Queste le stime dell’Autorità per l’Energia nella sua Relazione annuale al Parlamento.
“Con riferimento ad un campione di 103 gestioni (che erogano il servizio a oltre 40 milioni di abitanti), si rileva che per l’annualità 2018, la spesa media annua sostenuta da un’utenza domestica residente tipo, cioè famiglia di 3 persone, con consumo annuo pari a 150 metri cubi, ammonta a 306 euro annui a livello nazionale (303 euro l’anno nel 2017)”.
A livello geografico, questo valore presenta una elevata variabilità anche nell’ambito della medesima area: a titolo esemplificativo, nel Nord-Ovest, la famiglia tipo con consumo è chiamata a sostenere un esborso annuale per il servizio idrico pari, in media, a 244 euro, valore compreso tra un minimo di 112 euro e un massimo di 524 euro.
Scomputando le diverse voci che compongono il corrispettivo pagato dagli utenti domestici per consumi annui di 150 mc, si osserva che il 39% della spesa è imputabile al servizio di acquedotto, per il quale si spendono a livello nazionale 121,1 euro all’anno, mentre per i servizi di fognatura e depurazione si pagano rispettivamente 39 euro all’anno (il 13% del totale) e 89 euro/anno (con una incidenza del 29%).